Davanti a Montecitorio, cittadini e associazioni hanno manifestato con la speranza di fissare alcune priorità alla politica: fondo per le vittime dell’amianto, messa in sicurezza e bonifiche delle aree inquinate ed estensione dei benefici previdenziali a coloro che non hanno fatto in tempo a presentare la domanda.
Ma la manifestazione ha purtroppo vissuto alcuni momenti di tensione: i familiari delle vittime della tragedia di Viareggio, che hanno aderito con solidarietà alla giornata contro l’amianto, avevano srotolato gli striscioni raffiguranti i volti delle 32 vittime della strage, con lo slogan "Verità , giustizia e sicurezza per Viareggio", in uno spazio non autorizzato.
Bloccati dalle forze dell’ordine presenti, sono stati invitati ad allontanarsi, ma un poliziotto (vedi foto), nell'accompagnare i manifestanti, ha "fatto le corna" ad una mamma e nonna di due bambini di 3 e 5 anni morti bruciati quel 29 giugno.
Riceviamo in Redazione una lettera, colma di rabbia ed indignazione, firmata a nome del collettivo dei parenti delle vittime del 29 giugno che, in modo perentorio, chiede alla senatrice Granaiola, da sempre accanto a loro, ed all'onorevole Mariani, ieri presente, un intervento in merito, al fine di identificare e punire l'uomo che è stato capace di tale ignobile gesto.
Di seguito riportiamo la lettera in forma integrale:
Disgusto di palazzo
Ieri 8 ottobre eravamo a Roma in P.zza Montecitorio a solidarizzare con l'Associazione esposti all'amianto. Siamo stati ancora una volta "aggrediti" dai poliziotti, ci hanno messo" le mani addosso" e spostate di peso soltanto perchè ci stavamo preparando ad aprire i nostri due striscioni di sempre: i 32 volti dei nostri cari e "Verità , giustizia e sicurezza" per Viareggio. Forse siamo entrati dalla parte sbagliata della piazza, scusateci, non siamo pratici di Roma! Purtroppo, ormai così la Polizia accoglie da 4 anni i familiari delle Vittime della strage di Viareggio, sempre così. Ricordiamo quando ci fu l'inaugurazione di Roma Tiburtina, fummo "caricati" dai poliziotti in tenuta antisommossa e "fummo puntati" con gli idranti da quattro cellulari oltre che essere scortati fino all'autostrada; a maggio, per i funerali dei 9 lavoratori del porto di Genova, prima che aprissimo lo striscione fummo aggrediti e volevano che non si aprisse niente, si pararono davanti per non farli vedere. Ieri, invece, a due donne hanno messo le mani addosso e spostate di peso, ci hanno strappato di mano i nostri cari, erano solo i visi dei nostri 32 amori che non ci sono più! Ma ieri hanno raggiunto il disgusto totale: un poliziotto ha fatto le corna ad una mamma e nonna di due bambini di 3 e 5 anni morti bruciati quel 29 giugno!!!
Vogliamo sapere il nome di quel "signore" poliziotto perchè, nella nostra lista delle offese che stiamo subendo da 4 anni, questa è una novità , ancora nessuno ci aveva fatto le corna, quindi è fondamentale sapere il nome di questo primo, vincerà un premio!
Povera illusa, io che credevo che la Polizia ci tutelasse e mandasse in galera i delinquenti!
Vogliamo che tutti sappiano e vedano.
Chiedo alla senatrice Granaiola, da sempre accanto a noi, all'onorevole Mariani che ieri è venuta giù dal "palazzo" ed è stata un po' con noi, che intervengano in qualche modo.
Noi vogliamo sapere chi è quel "diligente" poliziotto che fa le corna ad una mamma-nonna!
E' disgustoso, è insopportabile, è vergognoso!
In che mani siamo? Questi ci dovrebbero difendere? No, grazie
Daniela Rombi - Collettivo 29 giugno
Il video integrale di quanto descritto nell'articolo è facilmente reperibile in rete.