Capannori scende in prima linea per combattere la violenza di genere.
Tante le iniziative organizzate in vista della giornata internazionale contro la violenza sulle donne che cade il 25 novembre.
E’ un programma di iniziative ad ampio raggio quello promosso dalla Commissione Pari Opportunità in collaborazione con il Comune, scuole, associazioni di volontariato, associazioni di categoria, Questura, e Provincia.
Le iniziative di sensibilizzazione sul drammatico e purtroppo crescente fenomeno degli abusi di genere sono state presentate da Silvia Amadei, la presidente della Commissione Pari Opportunità, Ilaria Carmassi, l’ispettore capo della Divisione Anticrimine della Questura di Lucca, Massimo Sodini e Angelo Paoli di Confcommercio.
“Il fenomeno non accenna a diminuire. È nostro compito sensibilizzare la comunità non solo in vista del 25 novembre, ma tutto l'anno. Il dati allarmanti sui codici rosa parlano chiaro: 250 nel 2012 e 260 nel 2013. Questo però non è indice di un aumento del fenomeno, ma un aumento di denunce. Un aumento di donne che trovano forza e coraggio di sconfiggere la paura e denunciare il proprio carnefice - ha dichiarato la consigliera Comunale Silvia Amedei - Queste iniziative sono sì, rivolte alle donne, ma anche e soprattutto agli uomini perché siano consapevoli di questa piaga che affligge una donna su tre: dato disarmante.
Accettare che certi fenomeni siano in qualche modo attenuati dagli stereotipi, da un'usanza troppo comune, non ci permette di liberarci di questo fardello”.
Intervenuta anche Ilaria Carmassi, presidente della Commissione Pari Opportunità: “Obiettivo primario, diffondere nuovi modelli comportamentali che possano scalzare via preconcetti che in qualche modo rendono 'normale' alzare le mani contro una donna. E per fare ciò, è necessario relazionarci con le fasce più permeabili della nostra società: bambini e ragazzi. Infatti abbiamo in programma diversi incontri con le scuole medie del capannorese ed il 27 novembre, presso Arté, trasmetteremo il documentario 'Una su tre” a cui parteciperanno alcune classi del Liceo Majorana”.
Molti i gadget creati ad hoc per la ricorrenza per la campagna di sensibilizzazione. Oltre al classico fiocco bianco, simbolo di lotta ad una piaga che affligge la nostra cultura, un sacchetto di pane. “Un sacchetto di pane – spiega Carmassi – perché una donna su tre è stata vittima di violenza di genere. Altre, meno fortunate, si trovano a fronteggiare questa situazione ogni giorno. Per loro, è pane quotidiano. Vogliamo quindi, anche grazie ad alcuni esercenti del territorio, utilizzare questi sacchetti per dare un messaggio chiaro: con la stessa cadenza con cui tu compri il pane, c'è una donna vittima di soprusi da parte di un familiare o di un caro”.
Dati allarmanti: il 30% è una fetta molto grande. Oltre 500 casi di codice rosa tra 2012 e 2013.
“Tuttavia – ha commentato l'Ispettore Sodini – dobbiamo, in qualche modo, vedere positivamente le cifre dei codici rosa attivati in Toscana: esse non denunciano un aumento di violenza nascosta. Bensì, un aumento di ciò che emerge, di ciò che ci viene denunciato. E con le denunce, anche le Forze dell'Ordine hanno modo di intervenire e porre rimedio.
In casi di stalking, violenza domestica o sessuale, è necessario denunciare. E le istituzioni sono presenti per offrire aiuto e sostegno”.
Partirà a breve la 26° edizione di “Non ho paura” che, nella provincia di Lucca, ha già raccolto più di 3.000 presenze.
Il corso si svolgerà tra gennaio e febbraio.
“1/3 è un rapporto disarmante – ha commentato Angelo Poli di Confcommercio – non avrei mai immaginato tanto. È necessario sensibilizzare e sono lieto che circa 50 attività capannoresi abbiano scelto di appoggiare questo programma. C'è chi ha esposto le locandine e chi serve i clienti con i sacchetti di pane dedicati all'evento. E tutti aspettavano questa iniziativa con gioia, perché la violenza di genere è comunque un problema molto sentito”.
Il documentario che verrà trasmesso ad Arté, mercoledì 27 novembre, si chiama “Una su tre”, con chiaro riferimento al numero di donne vittime di violenza. Un terzo: una cifra impressionante che rende ancora più credibile il dato mondiale secondo cui è proprio questa la causa principale di morte per le donne tra i 16 e i 44 anni. Il lavoro di raccolta di materiale e testimonianze per realizzare il filmato in cui recitano attrici professioniste come Angela Finocchiaro, Ottavia Piccolo, Marina Rocco e Deborah Villa è durato 3 anni. Intenso e crudo in qualche passaggio, il documentario introduce subito lo spettatore nell'universo carico di dolore e sofferenza della donna vittima di maltrattamento, negli episodi che subisce, nelle difficoltà che incontra, nella relazione patologica che si stabilisce fra vittima e carnefice, nelle dinamiche conflittuali esistenti all'interno della famiglia stessa.