Il Nuovo Ponte sul Serchio continua a dividere. Da “elemento che unisce” a “progetto della discordia”.
“Mi sono recato presso la Procura della Repubblica come estrema ratio per parlare dei fatti che hanno riguardato il progetto del Nuovo Ponte.
Come rappresentate dell'Ente Provincia ho voluto fissare due punti:
1) difendere l'onorabilità della Provincia stessa e dei suoi dipendenti
2) difendere la realizzazione del Ponte.
Il giorno 29 novembre ho appreso dalla stampa – ha dichiarato Baccelli durante la conferenza stampa – che la consigliera Rossellini ha presentato una relazione tecnica, durante il Consiglio Comunale, a nome del Politecnico di Milano con gravi dichiarazioni, che cercavano di minare il progetto del Ponte e la Provincia”.
“Come avrete letto, il Rettore del Politecnico ha subito scritto, di sabato sera, una mail in cui ha dichiarato che si distaccava totalmente dal parere della Villani (produttrice della relazione, ndr) e demoliva in toto quanto riportato dal suo documento, asserendo inoltre che il ruolo ricoperto dalla Villanni è di personale tecnico amministrativo, non di docente”
“Mi sembra palese – continua Baccelli – che questa relazione abbia due scopi ben precisi:
1) infangare la Provincia
2) bloccare il progetto del Ponte.
Ma la relazione della Villani era farneticante ed imprecisa. Ho quindi deciso di andare in fondo alla questione, ed ho scoperto una macchina di fango malcelata dietro a 3 inconsapevoli “filtri”, tirati in ballo a loro insaputa”.
“Ho chiesto spiegazioni alla Rossellini, ma non ho avuto risposte. Non volendo perdere tempo ho preso contatti con il Politecnico di Milano. L'istituto è stato contatto da un committente che chiedeva una relazione alla Villani, dal tema “Analisi dei flussi di traffico in relazione al Ponte sul Serchio”. Visto il tema, e le competenze della Villani, il Politecnico ha approvato, sotto pagamento di 2.500 euro. Ma le cose, poi, hanno preso una piega inaspettata. – aggiunge Baccelli – Villani esula completamente dal tema dichiarato ed inizia lunghe analisi amministrative, sommarie, aggiungendo teoria Q.B. a suo piacere. Quanto scrive, infatti, va oltre le sue competenze e, di fatto, ha ingannato il Politecnico. In tutto ciò, chi potrà mai essere stato il committente: Il comitato “Pro Ponte in Giusto Loco”, nella persona di Giuntini”.
“Ecco qui – spiega – il gioco dei “3 filtri inconsapevoli”: Il Giuntini, a nome di un comitato, chiede una relazione di favore alla Villani, che a sua volta si cela dietro il Politecnico, ingannado anche il Rettore. Ultimo step, la Rossellini che, di sua iniziativa, ha portato la relazione al Consiglio Comunale.
Oltre alla Provincia, quindi, le vittime sono Politecnico e Consiglio Comunale. Mi tengo qualche riserva sul “Comitato Pro Ponte in Giusto Loco” perché i comitati sono quelli che agiscono e propongono, e faccio riferimento alle 2.500 firme portatemi la settimana scorsa a favore del Nuovo Ponte. Questo pseudo-comitato sembra formato da 3, 4 famiglie che penso solo ad un tornaconto privato”.
“Non è quindi bastato lo stlaking amministrativo fatto di richieste di documenti, atti, confronti, assemblee, conferenze, spiegazioni, procedure etc etc – continua Baccelli – è stata architettato questo meccanismo “getta-fango” per rovinare la reputazione della Provincia e del Progetto del Ponte. Ma è andata male”.
Conclude Stefano Baccelli, ancora più convinto di portare a termine il progetto, da 15 milioni, del Nuovo Ponte : “Ho ritenuto opportuno procedere con la deposizione di una memoria difensiva per scardinare gli ingranaggi di quel complesso piano che vede uniti in un triangolo Rossellini, Villani e Giuntini, nascosti dietro a Politecnico, Comitato e Consiglio Comunale.
Valuteremo, adesso, ulteriori azioni con l'obiettivo di difendere onore e credibilità della Provincia”.