È stata finalmente ufficializzata l'apertura di Via dei Bocchi, a Segromigno, prevista per il 25 gennaio. Si è tenuta una conferenza stampa in cui Del Ghingaro e Ridolfi hanno illustrato le problematiche incontrate durante la realizzazione del progetto, che ha subito alcuni ritardi.
Stufi dell'attesa, nel frattempo, i cittadini della zona si sono organizzati, creando perfino una pagina facebook di protesta, nei confronti di Amministrazione e Consorzio.
Il Sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro, sembra essere incappato in uno dei post del "gruppo" Riaprire Via Bocchi. Ponte della vergogna. Un post che sembra averlo disturbato non poco.
Il Primo cittadino, infatti, attraverso Facebook, non solo si dice contro certi tipi di protesta, ma senza mandarla troppo a dire e senza giri di parole, invita "i cretini" che stanno stanno strumentalizzando la protesta "ad andare a quel paese".
Attraverso il noto social network, ha dichiarato:
Una legittima protesta dei cittadini che chiedono la fine dei lavori del ponte in Via dei Bocchi, è diventata una polemica politica strumentale, montata ad arte da qualche furbacchione, che ha interesse non certamente al merito della questione, ma solo a fare confusione e ad alzare polveroni. - scrive il Sindaco uscente di Capannori - Il ponte in via dei Bocchi, fa parte di un complesso di opere pubbliche gestite dal Consorzio di Bonifica per migliorare la sicurezza idraulica di un territorio soggetto ad alluvioni.
A monte è stata costruita una grande cassa di espansione e mano a mano, lungo tutto il canale, si interviene per migliorare la sicurezza delle case, delle industrie e dei cittadini, con altre opere ad hoc, come quella del ponte in questione. In sintesi: si utilizzano soldi di un finanziamento pubblico per mettere in sicurezza il nostro territorio. E questa credo sia una cosa buona.
Nella realizzazione di questo intervento si sono incontrati degli imprevisti, - continua - in particolare una azienda vicina ha chiesto (e ottenuto) la modifica del progetto perché non rispondente in pieno alle sue necessità . Si è dovuto quindi modificare il tutto interrompendo anche i lavori per qualche tempo, fino al definitivo accordo con l'azienda suddetta. Questo evento in particolare ha fatto slittare i tempi di un mese e mezzo circa e naturalmente i cittadini si sono lamentati, hanno protestato in varie forme e vari modi, ripeto, in maniera legittima e anche giusta.
I primi di dicembre avevamo deciso di riaprire in maniera provvisoria il transito sul ponte, a senso unico alternato, per permettere gli spostamenti in periodo festivo. Ma le prescrizioni stringenti dei nostri tecnici per rendere sicuro l'attraversamento ci hanno fatto soprassedere dall'idea, perché il sottoscritto preferisce aprire la strada con qualche settimana di ritardo ma totalmente sicura, collaudata agli esperti e funzionale al transito, piuttosto che anticipare e creare delle ipotetiche problematiche di rischio per i cittadini.
Ora la ditta costruttrice si è impegnata con un crono-programma sottoscritto e pubblico, a terminare i lavori entro il 25 gennaio, naturalmente condizioni meteo permettendo, e quindi sappiamo per certo i tempi di realizzazione dell'opera. Opera che é stata collaudata dai professionisti incaricati e che risponde perfettamente a tutti i criteri normativi di fruibilità .
Questo è quanto.
Insieme al presidente del Consorzio di Bonifica, Ismaele Ridolfi il sottoscritto lo ha spiegato stamattina in una conferenza stampa, per mettere tutti a conoscenza dello stato dell'arte e soprattutto per metterci la faccia, perché chi mi conosce sa che non mi tiro mai indietro di fronte alle mie responsabilitá di sindaco.
Sono perfettamente conscio dei disagi creati, ma sono convinto che quando si lavora per migliorare la sicurezza del territorio, si fa del bene a tutti e quindi accetto di buon grado i mugugni e le proteste, ma quelle vere, sane, che vengono dalla mia gente, quella che lavora, che fatica, che si da da fare per vivere.
Non accetto - prosegue Del Ghingaro - invece le strumentalizzazioni, il becerume, il turpiloquio, il qualunquismo melmoso di alcuni furbacchioni che cavalcano le proteste per fini personali e di schieramento politico.
Quelle le rigetto al mittente infiocchettate!
E conclude: "Noi si lavora per Capannori, maremma bestia, e i cretini li mandiamo invece a quel paese".