È iniziato il conto alla rovescia per l'attivazione del "Pacchetto estate", il provvedimento che entrera in vigore il 13 giugno e che regolamenterà la "movida" lucchese sino al 30 settembre.
Non ha tardato ad arrivare l'allarme di Confcommercio che sostiene: “Così muoiono il turismo notturno, centinaia di imprese e un numero ancora maggiore di posti di lavoro”.
Dando un'occhiata ai punti, che riportiamo qui sotto, sembrano in effetti uscire penalizzate le attività a favore di una città sempre più dormitorio.
Musica.
Viene vietata qualsiasi diffusione sonora percepibile all’esterno dei locali dopo le 24.00 o dopo orario diverso che dovrà essere specificato in modo chiaro sulla base delle autorizzazioni in deroga rilasciate dal dirigente del Settore Ambiente in conformità alla nuova legge regionale. Ovviamente la musica dovrà sempre e in ogni caso rispettare i limiti previsti dalla normativa vigente in materia.
Bevande.
Dopo le 22.00 e fino alle 6.00 del mattino non si potranno vendere bevande in contenitori di vetro o latta da asporto, nemmeno attraverso distributori automatici. Le bevande potranno essere servite in bicchieri di vetro o lattine se verranno consumati all’interno del locale o nell’ambito dei dehors.
Pulizia.
I titolari e i gestori degli esercizi dovranno provvedere alla pulizia delle aree poste nelle immediate vicinanze dei loro locali, con la rimozione di rifiuti e materiali provenienti dalla loro attività. Le operazioni di pulizia dovranno essere eseguite in concomitanza con la chiusura dell’esercizio, in modo che l’area antistante risulti fin da subito pulita.
Decoro.
Agli avventori e a chi in generale vivrà la città è fatto divieto di assumere comportamenti lesivi del decoro, come abbandonare rifiuti, fare schiamazzi, imbrattare -anche con rifiuti corporali- monumenti e spazi pubblici.
Il gruppo pro-movida Vivere Lucca anche di notte di "NO" al "Pacchetto estate".
Di seguito la nota integrale, rilasciata dalla fondatrice Laura Favilla.
Ci chiediamo quali siano le intenzioni dell’Amministrazione Comunale sul futuro di Lucca e se sia a conoscenza di ciò che veramente vogliono i cittadini.
Eppure il sindaco Tambellini lo scorso dicembre aveva dichiarato di non volere una città dormitorio con la necessità di trovare un punto di incontro tra le varie esigenze. Punto d’incontro che, a parole, durante la presentazione del regolamento la scorsa settimana, ha anche dichiarato di aver raggiunto ("il regolamento è stato stilato con la decisiva collaborazione di cittadini e commercianti"), non specificando però chi siano stati i cittadini tenuti a collaborare allo stesso, né attraverso quale canale siano stati selezionati.
Questo nuovo regolamento restrittivo ci sembra di fatto andare contro gli interessi della città, che a nostro parere ha bisogno di una politica radicalmente diversa e di maggior apertura al mondo.
Lucca ha bisogno di vivere anche nelle ore “notturne”, non si deve permettere che diventi un dormitorio assolutamente incapace di attrarre sia i cittadini che i turisti.
La musica dal vivo, solo per fare un esempio tra i più eclatanti di quelli che vengono maggiormente danneggiati dal nuovo regolamento, andrebbe semmai incentivata, dando la possibilità ai gestori di organizzare con più facilità eventi musicali, ovviamente e sempre nel totale rispetto dei residenti e del resto del centro storico.
Ci teniamo a ribadire l’assoluta convinzione che un centro storico vivo e vivace , d’estate come d’inverno, è un centro storico, non solo più attrattivo, ma anche più sicuro.
Tutte queste restrizioni impediscono al locali di lavorare serenamente e recano danni al turismo che cerca sì la città d’arte, ma vuole anche una città attiva.