Di seguito alcune precisazioni del Presidente e Direttore artistico del Puccini e la sua Lucca Festival, Andrea Colombini, in merito alla vicenda della sovrapposizione di eventi con la Fondazione Puccini di Lucca.
Un invito ad una pace che porti ad una miglior concertazione di eventi legati al Maestro, che però sfocia poi in accuse e richieste di dimissioni.
“Non vorrei essere apparso, nonostante la usuale chiarezza delle mie parole, come quello che non vuole altre manifestazioni pucciniane, oltre le sue, nella città di Giacomo Puccini.
Ascom ha capito esattamente il mio pensiero ed ha ulteriormente chiarificato la posizione.
Qualche mezzo di comunicazione mi ha dipinto come l'organizzatore inviperito che non vuole altri nel suo settore.
Dunque è bene fare chiarezza: che si facciano pure duemila concerti e manifestazioni pucciniane, io sono d'accordo. Ma che, per favore, non ci si accavalli nello stesso orario, con lo stesso prodotto. Che ci si accordi e si faccia un vero tavolo di concertazione per decidere politiche ed eventi”.
Colombini si lancia poi in un'invettiva: “E siccome a Lucca siamo noi del Puccini e la sua Lucca Festival a rendere omaggio al Maestro, e lo sanno anche i muri, meno che i don rodrighetti puntigliosi di Lucca dentro, al tavolo ci dobbiamo e vogliamo stare anche noi e a pieno titolo.
Nonostante che - ribadisce nuovamente - i don rodrighetti, in conferenza stampa, gonfi del loro puntiglio, manco siano capaci di pronunciare il nome di un festival, Puccini e la sua Lucca".
Ce n'è poi anche per la professoressa Gabriella Ravenni, direttrice della Fondazione Puccini: "Se si vuole far del bene al Maestro ed al suo marketing internazionale, che gentilmente si chieda alla direttrice della Fondazione Puccini, Signora Ravenni, di farsi da parte e lasciare il posto a persone più competenti di lei in quanto a marketing e promozione turistica.
Famosa docente, titolare di molte pubblicazioni su Puccini e il cui merito scientifico non viene giustamente messo in dubbio, ha dato palese dimostrazione di non essere capace di svolgere una corretta promozione.
I fatti parlano, i nostri giudizi sono solo conseguenza di quello che si è visto.
Per cui, aria nuova e giusto ricambio, specie perché la Fondazione Puccini è pubblica, partecipata da enti pubblici, presieduta dal sindaco di Lucca: non è nemmeno lontanamente pensabile avere lo stesso direttore da 15 anni, nonostante, mi ripeto, i risultati pessimi ottenuti nel marketing di Puccini”.
Prosegue la nota tirando in ballo Tambellini e nuovamente la Ravenni con un j'accuse con tanto di invito a dimettersi: “Il sindaco e la signora Ravenni hanno pubblicamente mentito quando hanno dichiarato che i soldi usati per i 3 concerti in contemporanea con i nostri, sono soldi privati, poiché la Fondazione Puccini, a cui appartengono i soldi, è privata. Una accusa grave che meriterebbe già per questo le dimissioni di entrambi dai propri incarichi”.
“Vorrei sapere perché Scacchiotti - prosegue Colombini, continuando la sua "proposta di pace" - presidente del Giglio dimissionario dal 31 marzo scorso, insiste a presentarsi come presidente del Giglio e il sindaco, parimenti, non abbia ancora nominato un amministratore unico come dichiarato 4 mesi fa. Perché invece di pensare a creare eventi contemporanei e che sprecano soldi pubblici, non si pensa a salvare il barcone del Giglio che affonda senza un timoniere?
Faccio appello al Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, ente che sostiene il nostro festival: se egli me lo chiederà, ci offriamo di vendere i biglietti di casa Puccini assieme alle quasi 40.000 unità di biglietti che il nostro festival gestirà nel corso del 2014. E ci dimenticheremmo pure del fatto che abbiamo fatto questa proposta alla signora Ravenni ben tre anni or sono, senza avere uno straccio di risposta".
“Spero di essere stato chiaro - conclude - per me da oggi comincia la grande “guerra culturale” per Puccini: via i farisei che parlano e basta e che sono contro Puccini e contro Lucca. Chi è con me si schieri e si faccia sentire: o ora o mai più.
Mi appello ad Ascom, Camera di Commercio, Fondazioni Bancarie e enti pubblici affinché si parta e tutti insieme, evitando di creare nuovi carrozzoni inutili e costosi duplicati, solo perché tanto paga la collettività lucchese.
Cosa ne pensa Renzi di questo spreco?
Cosa ne pensano i lucchesi?
Per ora lo chiediamo agli enti, non vogliamo dover arrivare a mettere banchetti per strada e chiederlo ai Lucchesi, magari facendogli notare come si sprecano le loro tasse”.