Si è svolto ieri mattina (mercoledì 30 luglio) a Palazzo Ducale, un incontro riguardante l'Alce di Fornoli a cui hanno partecipato i rappresentanti dell'azienda, i sindacati Cisl e CGIL e le RSU aziendali, gli assessori provinciali Francesco Bambini, Maura Cavallaro e Mario Regoli e i sindaci di Bagni di Lucca e Borgo a Mozzano, Massimo Betti e Patrizio Andreuccetti. Alla riunione era presente anche un rappresentante di Assindustria Lucca.
L'incontro, richiesto alla Provincia dai sindacati, era finalizzato a riaprire un tavolo di confronto per arrivare all'individuazione di soluzioni per tutelare i posti di lavoro e l'indotto legato allo stabilimento di Fornoli, dopo che nel giugno scorso il progetto di riconversione è saltato a causa del ritiro di una delle società partner, la Futuris.
In una prima fase la discussione si è concentrata sui motivi che hanno portato a far saltare il progetto, con inevitabili polemiche e scarichi di responsabilità . Poi il confronto si è spostato su un terreno più costruttivo, concentrandosi sulla ricerca di soluzioni che possano assicurare alternative dal punto di vista produttivo e occupazionale per i dipendenti che restano ancora in forza all'azienda nonché sulle azioni da portare avanti per rilanciare la filiera.
Quattro i punti su cui è concentrata l'attenzione di tutte le realtà riunite al tavolo stamani.
Prima di tutto è necessario che l'azienda chiarisca i suoi progetti sul sito produttivo e le attività a cui intende destinarlo impegnandosi a ricercare soluzioni alternative al progetto che è saltato. Un'analoga verifica va fatta anche sui progetti mirati a rilanciare la filiera del legno, considerando la rilevanza economica di questa attività per il territorio ma anche quella di tutela del patrimonio boschivo e la conseguente sicurezza idrogeologica.
Fondamentale in questa fase è che le amministrazioni comunali, in particolare quella di Bagni di Lucca, si impegnino per favorire la valorizzazione del sito affinchè vi si possano mantenere attività produttive. Infine, visto l'avvicinarsi della scadenza del primo anno di cassa integrazione, è necessario fare in modo che i dipendenti possano beneficiare di un altro anno di ammortizzatori sociali. A questo va aggiunto un impegno per favorire un'eventuale collocazione dei lavoratori in altre aziende del territorio.
Su queste basi i presenti hanno convenuto di aggiornare il confronto al 10 settembre prossimo, data entro la quale tutte le parti si impegnano a procedere con le verifiche concordate.