Photolux è il Festival internazionale di fotografia a Lucca. Prende nome dalla luce, che in quanto essenza stessa della fotografia, è il simbolo di questo progetto organizzato dall’Associazione Culturale Photolux con la direzione artistica di Enrico Stefanelli. Lucca con il suo centro storico è la scenografia perfetta per accogliere un evento che già oggi si preannuncia importante per le proposte che metterà in programma. Per tre settimane tra novembre e dicembre i palazzi storici della città accoglieranno mostre, workshop e dibattiti.
Alla Conferenza Stampa di presentazione, il Sindaco di Lucca Alessandro Tambellini ha espresso soddisfazione e attesa per questa manifestazione e ha voluto ringraziare tutti coloro che contribuiscono alla realizzazione del Festival che porta lustro all’intera Città . Il Vice Presidente della Provincia Maura Cavallaro ha sottolineato l’importanza di inziative come Photolux che garantiscono a Lucca visibilità e un grande afflusso di pubblico. Il Presidente della Camera di Commercio Claudio Guerrieri ha ricordato come Photolux caratterizzi Lucca come eccellenza nel settore della fotografia al livello internazionale. La conferenza è stata inoltre arricchita dagli interventi di Maria Pacini Fazzi, curatrice della mostra dedicata ai 500 anni delle Mura lucchesi e di Lauro Dini, fotografo e curatore del CIRCUITO OFF, una delle novità di quest’anno. Hanno inoltre partecipato Giuliano Nieri, Vice Presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca, Alda Fratello, Assessore alla Cultura del Comune di Lucca e Grazia Batini di Matithyah. Enrico Stefanelli ha poi illustrato le novità di questa edizione del Festival.
Tema dell’edizione: URBIS – Visioni Urbane
L’edizione 2013 del Photolux Festival sarà l’edizione della città . Nato dalla volontà di rendere omaggio a Gabriele Basilico, recentemente scomparso, le cui visioni rigorose del paesaggio e dell'architettura urbani hanno fatto scuola, il tema, Urbis, è incentrato proprio sulle visioni urbane.
Città è un concetto ampio che in sé racchiude non solo la diversità e la complessità proprie di ogni singola città , ma anche quelle delle diverse città nel mondo, dalla piccola cittadina di provincia alla grande metropoli.
Oggi rappresenta soprattutto lo spazio che più densamente e numerosamente abitiamo: la popolazione mondiale è ormai quasi in prevalenza una popolazione di cittadini.
Proprio per questo è un luogo plurale, vario, stratificato, articolato su vari livelli che si intrecciano: storico, architettonico, sociale e umano.
Proprio la pluralità e la densità ontologiche degli spazi urbani fanno sì che la città non sia più solo un ambiente da ritrarre, ma piuttosto un testo, nel tempo sempre più complesso, di cui è possibile dare molteplici chiavi di lettura.
Per costituzione ha sempre rappresentato un centro di infinite possibilità fotografiche, sia a livello tematico che stilistico o compositivo, ed è da sempre un soggetto particolarmente amato dai fotografi.
Di alcune di esse, come Parigi o New York, sono state scattate talmente tante fotografie da formare esse da sole un capitolo fondamentale della storia del linguaggio fotografico.
La rassegna non si propone di offrire una visione esaustiva del rapporto città - fotografia, quanto piuttosto di portarne diversi esempi che esemplifichino in parte la varietà e la diversità delle opere che sono state prodotte in relazione a questo spazio.
La città che vediamo nelle fotografie esposte è non solo documentata ma immaginata, rielaborata, interpretata, presentata in modi in cui di solito è difficile vederla.
Grazie a queste opere diventa chiaro che essa non è solo più un contenitore, uno spazio da riempire, ma ha vita propria ed è diventato a sua volta un agente attivo che influenza coloro che lo abitano e ne modifica modi e abitudini: reciproco è, infatti, il rapporto di influenza che si stabilisce tra lo spazio urbano e l’uomo – l’uomo che plasma lo spazio e a sua volta lo spazio che plasma chi lo vive.
QUI il programma completo.