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Da Lucca, una nuova interpretazione de “Il Sogno” di Dossi

Giovedì 31 ottobre la presentazione a Palazzo Pretorio

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Da Lucca, una nuova interpretazione de “Il Sogno” di Dossi. Si presenta giovedì 31 ottobre alle 17 presso Palazzo Pretorio (via V. Veneto, 1) “Il sogno di Giove di Dosso Dossi e altri saggi sulla cultura del Cinquecento” di Marco Paoli, il volume che conclude una trilogia che lo studioso lucchese ha inteso dedicare al tema del rapporto tra arte figurativa e sogno, aperta con la monografia sul capolavoro di Van Eyck della National Gallery di Londra e continuata con quella sulla Tempesta di Giorgione.

Il volume, edito da Maria Pacini Fazzi Editore per conto dell’Accademia Lucchese di Scienze Lettere e Arti con il contributo delle Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Lucca, ha per oggetto nuove ricerche storiche e iconologiche su un capolavoro dell’arte italiana del Rinascimento, il Giove che dipinge le farfalle di Dosso Dossi del Castello Reale di Cracovia.
Per la prima volta, infatti, Paoli identifica un personaggio chiave del dipinto, l’Aurora, e chiarisce il significato della tela nella difesa della sfera onirica, nonostante l’avanzare della luce del giorno. Il quadro, destinato al luogo di delizie di Alfonso I D’Este, celebra così l’importanza dell’ozio e del sogno, e, con lo stesso spirito parodico, annuncia il superamento del paventato pericolo del diluvio del 1524, propagandato dagli astrologi di mezza Europa. Paoli ipotizza, infine, con argomenti circostanziati, che Freud possa aver conosciuto il dipinto quando si trovava a Vienna, nel momento in cui il padre della psicanalisi elaborava la tesi che il sogno è guardiano del sonno.
Il volume contiene, inoltre, anche altri due saggi “Non più Michelangelo ai S.S. Apostoli di Roma” e “Sognare nel Cinquecento”, che sulla scorta di approfondite argomentazioni, offrono nuove interpretazioni e conclusioni del tutto originali.

La presentazione del volume, presieduta dal presidente dell’Accademia Lucchese di Scienze Lettere e Arti Raffaello Nardi, e alla presenza dell’autore, prevede la partecipazione di Luigi Ficacci,soprintendente per i beni storici artistici, artistici ed etnoantropologici per le provincie di Bologna, Ferrara, Forlì, Ravenna e Rimini, che già aveva presentato, quando uscì nel 2010, il volume “Jan Van Eyck alla conquista della rosa”, il primo della trilogia di Paoli.

Luigi Ficacci, storico dell'arte, allievo di Giulio Carlo Argan, è dirigente del ministero per i Beni culturali. Ha iniziato come ispettore alla Soprintendenza di Modena e Reggio Emilia dal 1981 al 1984, quindi conservatore all'Istituto Nazionale della Grafica a Roma fino al 2004. Fino al 2006 è stato soprintendente di Lucca e Massa Carrara. Insegna Storia dell'Arte all'Università di Viterbo e collabora con l'Università di Pisa. Ha studiato vari argomenti di pittura secentesca. Per il XX secolo e l'arte contemporanea, ha scritto su Francis Bacon, Jan Fabre, Silsey Xhafa, sulla grafica di Giorgio Morandi e di Luigi Bartolini, curato mostre su Mario Ceroli, Renato Mambor, Salvatore Scarpitta. Ha appena pubblicato, per Electa “Francis Bacon e l'ossessione di Michelangelo”.

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