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Serata conclusiva del "Teatro dei perchè" con Antonio D'Ausilio

La Redazione
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La storia di chi è costretto a confrontarsi con una barriera linguistica, sociale e culturale, perfino all'interno della propria famiglia. È quella che racconta Antonio D'Ausilio in “Siamo in casa o fuori casa?” all’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca (piazza San Martino, 7), per la serata conclusiva della rassegna Il Teatro dei Perché 2015, domenica 19 aprile alle ore 21.

Organizzato dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca, il Teatro dei Perché è una rassegna ideata da Anna Benedetto con la direzione artistica dell’attrice e regista Cristina Puccinelli, e rientra nel  programma del Festival del Volontariato del CNV (Centro Nazionale del Volontariato), in collaborazione con il Teatro del Giglio e la sponsorizzazione tecnica dell’Hotel Universo.

Non esiste proprio!”: Antonio D’Ausilio diventa presto famoso con la sua interpretazione di Silvia (una studentessa napoletana ricca e viziata) a fianco di Serena Dandini. Partecipa poi a “Quelli che il Calcio”, “Bulldozer”, “Buona la Prima”. In coppia con Michele Caputo lo abbiamo visto a: “Ottavo Nano”, “Zelig Off”, “Zelig Circus” e “Zelig Arcimboldi”. Nel 2010 torna da solo a “Zelig Off” con quattro divertentissimi monologhi di satira sociale. Nel 2012 partecipa ad alcune puntate di “Zelig” in onda in prima serata su Canale 5 e presentato da Claudio Bisio e Paola Cortellesi. In televisione ha interpretato il ruolo di Carabiniere a fianco di Gerry Scotti in “Finalmente natale”, fiction tv diretta da Rossella Izzo. Nel 2011 debutta a teatro con “Fuori Casa”, il suo nuovo spettacolo teatrale (Teatro Franco Parenti di Milano, Teatro dei Satiri di Roma e altri teatri italiani). Si avvicina al grande schermo fin dal 1998 recitando in “Senza movente”, film drammatico con la regia di Luciano Odorisio. Nel 2011 è nel cast del film di Massimo Martelli, “Bar Sport”, con Claudio Bisio, interpretando uno dei fratelli Di Bella. Nel 2012 è sul set a fianco di Beppe Fiorello nella fiction “Volare, la vera storia di Domenico Modugno” diretta da Riccardo Milani, con interpreti Beppe Fiorello (Domenico Modugno) e Kasia Smutniak (Franca Gandolfi).

Per questa speciale occasione lucchese, Antonio D'Ausilio ha deciso di sperimentare e improvvisare un po', mischiando i temi a lui cari. Partendo dal presupposto che Nord e Sud non sono luoghi geografici ma categorie mentali, Antonio D’Ausilio prova a unire la poesia con la comicità, con la poesia dialettale del Nord e del Sud, perché l’emozione e la risata, il “riso” e il “pianto”, in fondo sono due facce della stessa medaglia. Attingendo alla cultura popolare, si prova a percorrere tutto lo stivale passando da Pasolini per arrivare a Libero Bovio, e si scopre che a ben vedere il dialetto, quando non è usato come strumento divisorio, è una risorsa: il dialetto rivela la vera essenza dell’essere italiani, cioè di essere un popolo che nello stesso tempo è cosi simile eppure cosi diverso.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Info su www.fondazionebmlucca.it. Coordinate social #FdV2015 #fbml @FondazioneBML #tdp2015.

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