Domenica 3 novembre, a partire dalle ore 16, al Teatro dei Rassicurati di Montecarlo si svolgerà la seconda giornata del V° Festival Nazionale Città di Montecarlo “L’Ora di Teatro – Un Sipario aperto sul Sociale” organizzato dalla F.I.T.A. Provinciale di Lucca in collaborazione con il Comune di Montecarlo, la Provincia di Lucca, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la Camera di Commercio di Lucca.
Il Festival è un'occasione di confronto originale tra i volontari che operano e vivono nel campo dell'associazionismo a scopo sociale e il mondo del teatro amatoriale.
Nelle 7 domeniche pomeriggio dal 27 ottobre all’8 dicembre, verranno presentati in sequenza una performance frutto di un’attività laboratoriale di un’Associazione che opera nel campo del sociale e che adotta il Teatro come terapia per affrontare e superare difficoltà ed handicap ed uno spettacolo, selezionato con un bando nazionale e proposto da una Compagnia di teatro amatoriale, inerente alcune specifiche tematiche sociali promosse direttamente dai partecipanti ai laboratori, tematiche che quindi saranno profondamente legate alla vita e alle esperienze di queste persone.
Questo il programma della seconda giornata (per eventuali approfondimenti, si può consultare il sito www.fitalucca.it).
Domenica 3 novembre 2013
Teatro dei Rassicurati di Montecarlo
Alle ore 16:00, il laboratorio
Gruppo di Teatro Quante Storie!!!
“Bullo a Mollo” scrittura corale dei partecipanti
Il laboratorio
Il gruppo di Teatro, formato da insegnanti e genitori, è nato a settembre 2008 all’interno della scuola primaria “Don Milani” dell’allora 3° Circolo di Lucca (oggi Istituto Comprensivo), con l’intento di favorire e far crescere i rapporti scuola famiglia. Il gruppo ha scelto di raccogliere il contributo di insegnanti e familiari in un’esperienza di linguaggio teatrale, quale strumento comunicativo, formativo e divertente, sia per i produttori che per i destinatari (i bambini e le famiglie) del prodotto finale. Lo stile di lavoro è la costruzione condivisa, rispetto a tematiche, contenuto e linguaggio specifici e ruoli operativi, durante il percorso e durante la realizzazione finale, di una storia e della sua messa in scena. Lo spettacolo “Bullo a Mollo” è il risultato del percorso dell'anno scolastico 2012/2013 in cui ci siamo confrontati sulla tematica del bullismo, soffermandoci su aspetti ed elementi emergenti sul tema di vittime e carnefici.
Lo spettacolo
Alcuni pazienti con sintomi assai particolari, molto diversi tra loro, su invito del Dott. De Bullis, si ritrovano insieme in un salotto e lì, guarda te che guardo io, si riconoscono quali ex compagni della stessa scuola elementare. Ed ecco che affiorano ricordi, quelli più nitidi sono tutti legati al famoso “bullaccio” di cui sono stati più o meno vittime e di cui ancora soffrono le conseguenze. Il Dott. De Bullis, a sorpresa, propone alcuni esperimenti “teatrali” per far loro scoprire nascoste possibilità!
Regia di MARIA TERESA PAOLINI
A seguire, dalle ore 17:30 circa, in concorso
Compagnia Il Magazzino - Associazione S.T.ART
Piombino – Livorno
“The End” da un’idea di Stefano Maganzi, ispirato al Caligola di Camus
Lo spettacolo
Per il nostro gruppo il Caligola di Camus è stato solo un pretesto per riflettere in maniera teatrale sul delirio del potere e sulla maniera in cui esso si manifesta. E come l'autore francese, che parlava del suo presente travestendolo da mondo romano, noi parliamo del nostro, del periodo di tempo in cui viviamo, o che - forse sarebbe più corretto dire - siamo costretti a vivere.
Il potere logora, usura le persone e le cose: glorifica l'esterno, ma svuota l'interno. La magnificenza è un guscio vuoto, una maschera pronta per essere indossata. Tutti lo possono fare, purché il volto vi si adatti. E come la maschera neutra che prende espressione dal taglio della luce, esso può assumere diverse forme – l'imperatore, il generale, l'imbonitore, l'ubriacone, il vagabondo, il boia ... Anche se risuonano attraverso due o tre voci/personaggi diverse/i, in differenti situazioni/scene, i significati perdurano e le parole si ripetono.
Il potere è vorace e onnivoro, non può vedere sostanze altre da sé, senza sentire il desiderio di farle diventare parte del sé. In questo divoramento della realtà si lascia dietro deiezioni, rifiuti di oggetti e di persone; anzi, non dietro, intorno: la scena è colma di spazzatura, il mondo è una discarica.
Il potere non patisce intralci esterni - l'altro come soggetto autonomo e di pari dignità - o ostacoli interni - rimorsi per atti di violenza, sentimenti ed emozioni - li rimuove, li allontana, li elimina. Anche l'amore, quando si manifesta, nasce distorto e corrotto, perché incestuoso – Drusilla è sorella di Caligola; non è libera scelta e relazione fra due, ma riduzione ad uno, annientamento di ogni residuo della diversità. L'altro così può mostrarsi nelle forme modellate dal nostro desiderio, fantasma con cui è possibile giocare: è conoscibile e riconoscibile aldilà della morte.
Il delirio non è tuttavia stolido, fa uso anzi di argomentazioni e di strategie discorsive lucide, ancorché distorte. Una chiara consapevolezza traversa tutto il discorso: Caligola non cerca consenso ma esplicita una complicità già presente; la blandizie, ancor più dell'invettiva, è accusa, disvelamento di correità e di corresponsabilità - tanto più strette quanto più celate.
Anche per questo il nostro testo teatrale, aldilà delle presenze fisiche – i due Caligola, Drusilla – e delle altre testimonianze sonore, non mette in scena dialoghi ma un unico ininterrotto delirante monologo impastato di rumori, canti, parole, suoni.
Regia di MARIO BERNARDINI, RAFFAELLA BIAGIOLI, STEFANO MAGANZI
Per informazioni e prenotazioni, si può contattare Rita al numero 320/6320032 o alla casella di posta elettronica fitalucca@gmail.com.
www.fitalucca.it