Partecipa a LuccaCittà.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

“L’Ora di Teatro": programma quinta giornata

Domenica 24 novembre 2013, Teatro dei Rassicurati

Condividi su:

Quinta giornata del V° Festival Nazionale Città di Montecarlo “L’Ora di Teatro – Un Sipario aperto sul Sociale” organizzato dalla F.I.T.A. Provinciale di Lucca in collaborazione con il Comune di Montecarlo, la Provincia di Lucca, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la Camera di Commercio di Lucca.

Alle ore 16:00, il laboratorio
Laboratorio Retroscena - IV° Circolo Didattico
“Zeno” drammaturgia di Patrizia Bini, ispirato a “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo

Il laboratorio
L’Associazione presta particolare attenzione a ciò che avviene prima della rappresentazione, al lavoro sul tema affrontato, al lavoro che i partecipanti fanno sul corpo, sul movimento, sulla voce, alla loro crescita relativa ai rapporti interpersonali e alla consapevolezza di ciò che riescono a produrre.

Lo spettacolo
Zeno Cosini è un ricco commerciante triestino bizzarro e intelligente che vive dei proventi dell’azienda del padre.
La narrazione, svolta in prima persona, si articola focalizzandosi su alcuni snodi fondamentali della vita del protagonista: la morte del padre, il difficile rapporto con le donne, il commercio, la Borsa, il cognato e il vizio del fumo, “malattia” che si allunga in tutta la sua esistenza e dalla quale tenta invano di liberarsi. La vita gli appare tragica e comica insieme. È così che la evoca al suo psicanalista in una sorta di confessione autobiografica.
Zeno, pieno di tic e nevrosi, vittima di ansie e paure, rappresenta l’uomo sprofondato nell’abisso di un mondo impazzito, anticipa i tempi e pare vivere la nostra precaria e caotica contemporaneità. Zeno è un uomo malato di se stesso, eppure ironico, di un’ironia agrodolce. Anche nelle situazioni più gravi, i fallimenti si colorano di faceto, quasi burlesco. Zeno attraversa la vita come un silenzioso pagliaccio dal cuore triste e dal volto ilare, con lo sguardo disincantato e distaccato mentre tutto sembra tragicomico.

Regia di PATRIZIA BINI

A seguire, dalle ore 17:30 circa, in concorso
Compagnia Stabile del Leonardo - Treviso
“Porta chiusa” di Jean Paul Sartre

Lo spettacolo
Una stanza che non è una stanza, un cameriere che non è un cameriere. Garcin, Ines ed Estella non trovano interruttori per spegnere la luce, né letti per riposare ed evadere da una realtà soffocante, né specchi per vedersi. Possono ritrovare la propria immagine solo specchiandosi l’uno negli occhi dell’altro. Indagando, fino a scoprire le radici delle colpe che ciascuno si porta dentro.
Non ci sono strumenti di tortura fisica in quello strano inferno: ognuno dei tre scopre che la propria condanna consiste nell’essere perpetuamente giudicato dagli altri due, ognuno è destinato ad essere per sempre giudice - boia - vittima degli altri due. Il gioco al massacro potrebbe interrompersi all’aprirsi improvviso dell’unica porta, ma nessuno uscirà (per andare dove?). Ormai un legame indissolubile li tiene uniti: Estella desidera Garcin, questi vuole Ines e Ines Estella. Ma proprio nella negazione totale di ogni possibile rapporto sta la loro condanna. In eterno.
Uno dei temi fondamentali della filosofia sartriana è l’impossibilità di una relazione positiva con gli altri. Tale affermazione sancisce l’estraneità assoluta tra gli esseri viventi, per cui l’inferno è qui sulla terra, in un’insuperabile solitudine. Ma proprio dal baratro del pessimismo Sartre lancia una sfida al destino dell’uomo: se è vero che ogni esistenza è condizionata dalla presenza degli altri, è altrettanto vero che tutti gli altri uomini sono fondamentali per ciascun individuo.

Regia di MAURIZIO DAMIAN

Per informazioni e prenotazioni, si può contattare Rita al numero 320/6320032 o alla casella di posta elettronica fitalucca@gmail.com.
www.fitalucca.it

Condividi su:

Seguici su Facebook