A PALAZZO DUCALE UNA VERA LEZIONE DI VITA E DI CONOSCENZA DEL PROF. UMBERTO GALIMBERTI

Sala Tobino strapiena per il confronto con il noto docente universitario, filosofo e psicoterapeuta

09/05/2018
Attualità
Condividi su:

Un applauso scrosciante e convinto ha concluso l'interessante e illuminante incontro svoltosi oggi (9 maggio 2018), a Palazzo Ducale, con il prof. Umberto Galimberti, docente universitario, filosofo e psicoterapeuta, nonché collaboratore di Repubblica.

In una sala Tobino gremita Galimberti ha tenuto una vera e propria lezione di vita a giovani e meno giovani, docenti, studenti e cittadini, spaziando dalla filosofia alla letteratura, dai veri valori della vita alle sue conflittualità fino all'importanza dei sentimenti e degli affetti.

L'occasione è stata data dall'incontro intitolato "La Parola ai Giovani" promosso dalla Provincia e dal Comune di Lucca, dall'Associazione di promozione sociale Oikos, dal Cantiere Giovani, dal Centro territoriale per l'inclusione c/o ISI "N. Machiavelli".

Tra una citazione in greco antico e un esempio di vita vissuta, tra un pensiero di Kant e di Hegel, e un riferimento al filosofo argentino contemporaneo Benasayag, Galimberti ha spaziato da un argomento all'altro parlando spesso, sotto varie sfaccettature, del difficile periodo dell'adolescenza, ma con l'obiettivo chiaro di far capire alla platea l'importanza della conoscenza, del sapere, dell'essere colti: "perché la povertà linguistica, ad esempio – ha detto – si traduce in povertà di pensiero e la povertà di pensiero produce danni. Se conosco posso scegliere in piena libertà. In ogni caso la conoscenza è la prima condizione per la libertà: non si è liberi se non si ha conoscenza".

Rivolgendosi agli studenti Galimberti ha chiesto loro di non essere mai passivi nell'approccio alla vita. "Il futuro è vostro, è nelle vostre mani – ha detto appassionatamente -, prendetevelo, siate attivi e consapevoli anche se viviamo in una società difficile, piena di contraddizioni e ostacoli dove la scuola fa quel che può".

Ma soprattutto Galimberti, riferendosi anche al rapporto con la famiglia, ha messo l'accento sul concetto di identità che "è un dono sociale, un concetto che gli altri conferiscono alla persona (la scuola, gli amici, il luogo di lavoro). L'identità è fragilissima ed è per questo che genitori e mondo della scuola non devono minare la formazione di questa identità che poi si traduce in autostima, personalità e determinazione ad affrontare le situazioni che la vita pone davanti".

Dopo quasi due ore di "lezione", il prof. Galimberti ha risposto infine ad alcune domande poste dagli studenti e dalle persone presenti in sala Tobino.

Leggi altre notizie su LuccaCittà.net
Condividi su: