Studenti in marcia per le vie di Lucca contro carovita, crisi e austerità

Fumogeni e lancio di monetine contro l'IMT in segno di protesta

La Redazione
28/10/2013
Attualità
Condividi su:

Si è svolto il corteo studentesco annunciato la settimana scorsa, quando sono state occupate le scuole lucchesi.

Tutto è iniziato venerdì 25 quando, uno dopo l'altro, licei ed istituti della Città hanno dichiarto lo stato di agitazione studentesco, con conseguenti occupazioni e sospensioni delle lezioni.

Alla base della protesta il carovita, il carolibri e carotrasporti che gravano prevalentemente sulle fasce medio-basse.


Presenti sin da subito le forze dell'ordine che per tutta la manifestazione hanno monitorato la situazione.

Comunque non è stato necessario il loro intervento poiché gli studenti, anche se molto rumorosi, si sono mossi in modo pacifico e corretto.

Discrepanza tra le cifre di partecipanti fornite da Questura ed organizzatori. Tuttavia, il numero di presenze si aggirava intorno a 450 studenti.




Intorno alle ore 9.00 i ragazzi hanno cominciato a riunirsi presso Piazzale Verdi, dove è iniziata la "vestizione": sono infatti state distribuite delle maschere con le fattezze di un personaggio dei fumetti, reso poi celebre dal film "V per Vendetta", simbolo di insurrezione e protesta.


Il corteo è partito con un po' di ritardo e la prima tappa è stata la sede ViaBUS. "Niente manutenzione, mezzi che cadono a pezzi e mettono a rischio le nostre vite - hanno gridato gli studenti davanti le porte chiuse dell'azienda di trasporti - Il servizio che ci viene offerto non vale il prezzo che paghiamo".



I ragazzi si sono rimessi in marcia verso la Provincia e poi lungo Via Vittorio Veneto e Piazza San Michele per arrivare in Piazza San Salvatore (Piazza della Misericordia) dove è stato necessario bloccare Via Santa Giustina con un'auto di servizio della Polizia per evitare che qualche manifestante si dirigesse verso Palazzo Orsetti.

Il Corteo si è poi mosso lungo via Cesare Battisti dove i lucchesi affacciati alle finestre hanno esortato ed invitato i giovani a protestare. "Bravi ragazzi! Bravi!" qualcuno ha gridato dagli uffici comunali.
Dopo una breve sosta per raccontare l'esperienza dei Torpedo nella gestione delle Madonne Bianche a Sant'Alessio, il corteo è ripartito tra slogan e grida di protesta verso via Fillungo, percorsa sino al Passaglia. In questo tragitto è stato lanciato un fumogeno dentro un tombino. Per fortuna senza alcuna conseguenza.



Con il passo scandito da "Se ci bloccano il futuro, noi blocchiamo la città", o "Il futuro dell'Italia siamo noi!", ed il plauso di molti lucchesi che hanno espresso approvazione, i ragazzi sono giunti in Piazza San Francesco, davanti all'IMT.
Lì, si è scatenata una "sassaiola" contro le porte dell'istituto: è partita una pioggia di centesimi di euro, lanciati in segno di protesta. In mezzo ai presenti è stato acceso anche un fumogeno.



Mercoledì 30 ottobre alle ore 18.00 si terrà un'assemblea cittadina organizzata da studenti e Torpedo, presso le Madonne Bianche.
Lo stato di agitazione continua.

Rilasciato un comunicato dalla Questura dove viene ribadito che la manifestazione si è comunque svolta in modo pacifico e corretto, e che è stato possibile instaurare un dialogo tra ragazzi e Forze dell'Ordine.

Una nota dei Torpedo, dopo il corteo che si è snodato per le vie del Centro Storico:
Giovedì scorso siamo stati convocati in comune per parlare della nostra "esperienza" alle Madonne Bianche, da parte nostra speravamo in una apertura da parte del comune verso tematiche che ci stanno molto a cuore quali la gestione e la riqualificazione di spazi pubblici. In realtà eravamo stati convocati in vista del bando di assegnazione per sapere quando e con quali modalità avremmo lasciato le madonne Bianche.

Le attività svolte alle Madonne Bianche erano volte a rilanciare un miglior utilizzo degli spazi pubblici sia da parte del comunque che della cittadinanza. Infatti la linea politica del comune da molto tempo, nonostante la speranza che con la giunta Tambellini si notasse un cambiamento, è rimasta invariata e consiste in un progressivo abbandono e in una successiva svendita del terreno pubblico. Il comune ha provato a giustificarsi davanti a noi dicendo che a causa della mancanza di fondi e secondo le direttive statali è necessario svendere il patrimonio pubblico per poter tutelare le esigenze dei cittadini più indigenti. Infatti il 14 ottobre verrà messo all'asta il centro ippico al prezzo base di 650'000 euro, una cifra irrisoria rispetto al valore oggettivo del'immobile e del terreno, ed insieme ad esso alcune case popolari.

È
 in questo modo che il comune sostiene di voler tentare di arginare la mancanza di denaro e aiutare i meno abbienti, abbandonando i terreni che non riesce a gestire o non vuole gestire a favore di grandi compagnie con interessi speculativi e vendendo le medesime case che prima svolgevano un vero e proprio servizio per i cittadini più bisognosi. Questo è il destino che attende anche le Madonne Bianche da una parte un bando di assegnazione che prevede solo per la messa a norma dello stabile ingenti investimenti che non potranno che portare alla privatizzazione della struttura e di conseguenza ad un suo utilizzo previo pagamento, dal'altra a causa degli ingenti costi e dagli esigui margini di guadagno ad un oggettivo rischio di un nuovo abbandono della polisportiva. Inoltre assistiamo stupefatti all'investimento da parte del comune di ingenti somme in ristrutturazioni prive di senso come quella di piazzale verdi con il progetto PIUS, come quelle del teatro del Giglio e in lussuose istituzioni private come l'IMT quando le scuole pubbliche cadono a pezzi.

 

Leggi altre notizie su LuccaCittà.net
Condividi su: