Tambellini scrive a Letta: “L’Autorità di Bacino deve continuare ad esistere e a presidiare il nostro territorio”

La Redazione
06/11/2013
Attualità
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Il Sindaco Alessandro Tambellini scrive al Presidente del Consiglio Enrico Letta in vista della seduta del Consiglio dei Ministri  di Venerdì 8 novembre in cui si discuterà del decreto legge collegato alla legge di stabilità 2014 nel quale è inserito anche l’ipotesi di cancellamento dell’Autorità di Bacino del fiume Serchio.

“Ritengo necessario che l’Autorità di Bacino del Serchio continui ad esistere e a presidiare il nostro territorio. Tale organismo infatti svolge il suo compito di difesa del suolo attraverso il monitoraggio, la pianificazione e il continuo aggiornamento delle conoscenze in campo idrogeologico e idraulico al fine di fornire validi strumenti per la protezione civile nei casi, oramai purtroppo frequenti, di eventi idrogeologici e idraulici con effetti disastrosi per la popolazione. Basta ricordare l’evento alluvionale del Natale 2009 che causò la rottura degli argini del Serchio e quello più recente dello scorso 21 ottobre.

Se l’Autorità di Bacino fosse cancellata significherebbe disconoscerne l’autonomia e il patrimonio di conoscenze, raccolto in 23 anni di esistenza, nell’ambito del  bacino del Serchio compreso tra le Alpi Apuane e l’Appennino settentrionale, un territorio tra i più piovosi e franosi in Italia,. L’Autorità di bacino del Serchio, per le attività svolte, la sperimentazione diversificata e i risultati ottenuti, si configura come un organismo non solo operativo, ma anche di ricerca applicata nell’ambito di difesa del suolo. Personale qualificato e una strumentazione specifica permettono l’elaborazione di piani conoscitivi delle situazioni in atto e in evoluzione, proponendo modelli revisionali rivolti alle situazioni di emergenza e allarme con una diffusione dei dati rilevati anche in tempo reale sul sito internet preposto.

In quanto organo importante anche nel supporto agli Enti locali, sono quindi fermamente convinto che l’Autorità di Bacino debba continuare ad esistere nella forma attuale cercando anzi, le modalità per sviluppare ambiti come la ricerca e la prevenzione dei rischi idrogeologici”.

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