Movida: Lucca detiene il primato di verifiche per inquinamento acustico

Seconda solo a Firenze per esposti di protesta contro musica e locali

La Redazione
18/11/2013
Territorio
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Soprattutto in estate, uno dei problemi di maggior rilievo nelle città è “il rumore”.
Elemento inevitabile laddove ci siano attività che fungono da punto di aggregazione, magari con un po' di musica, a scapito del quieto vivere (e dormire) di chi abita nelle immediate vicinanze.

Tuttavia, bar con musica dal vivo, manifestazioni, spettacoli ed eventi aumentano di anno in anno.
Tutto ciò determina, specialmente nelle ore serali e notturne, disturbo, proteste, conflitti.

Qui nasce l'annosa questione: trovare un equilibrio tra il diritto al riposo ed il diritto allo svago.

In questo ambito il ruolo principale è assolto dal Comune. È questo, infatti, l’ente individuato dalla legislazione in materia di inquinamento acustico che, da una parte autorizza le attività che possono produrre rumore e dall’altra è sempre il Comune che, in seguito alle proteste dei cittadini, può effettuare direttamente, o richiedere ad ARPAT, controlli sul rispetto dei livelli di rumore.

Una prima azione utile sarebbe quella di operare con prevenzione, ovvero richiedendo una misura dei rumori prodotti il primo giorno di attività.
Sempre sul piano della prevenzione, va segnalato quanto successo a Lucca: la nascita del “Codice di autoregolamentazione degli esercizi pubblici”.
Un codice nato dalla sinergia tra Prefettura, Provincia, Comune, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, ARPAT e ASL con le associazioni di categoria (Confocommercio e Confesercenti). Scopo, assicurare: diritto al riposo dei residenti in zone limitrofe ai locali, diritto degli esercenti si poter svolgere la propria attività e diritti dei turisti che devono poter usufruire delle bellezze della città e svagarsi.
(QUI l'articolo completo)

Lucca è seconda solo a Firenze, quando si parla di "esposti per il rumore gestiti da ARPAT.
Tenendo conto della differenza tra le due città, si capisce quanto "sentito" sia il problema del rumore.

Nel 2012 ARPAT ha effettuato complessivamente 142 ispezioni per la verifica dell'inquinamento acustico a seguito di esposti (oltre il 25% emessi da cittadini).
Il gradino più alto del podio, purtroppo, è detenuto da Lucca Centro, seguita da Arezzo,da Viareggio, Pietrasanta, Siena, Pisa, Camaiore e Capannori.

Sulla base di questi dati, forse è arrivato il momento di valutare seriamente se l'idea del gruppo Vivere Lucca anche di Notte, di sfruttare alcune casermette delle Mura Cittadine per far nascere nuovi locali, sia così sbagliata.
La movida tanto "odiata" dagli abitanti del centro che denunciano degrado, immondizia, deiezioni di ogni genere e rumori insopportabili, alla stregua del Bronx, verrebbe in parte decentrata sulle Mura con guadagno per tutti.

In primis, per le Mura stesse che ne verrebbero valorizzate.

Non ha tardato ad arrivare la risposta del presidente dell'Opera delle Mura: responso negativo.
Tuttavia, il Gruppo Vivere Lucca anche di Notte non demorde e continua a portare avanti il suo progetto nella speranza che venga preso in considerazione.
 

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