Per imparare a cucinare pietanze prive di glutine l’unità operativa Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Azienda USL 2, in collaborazione con l’Associazione Italiana Celiachia (AIC) Onlus Toscana e con la ConfCommercio di Lucca, organizza un corso di formazione gratuito rivolto a tutti i ristoratori e gli albergatori che intendano produrre pasti per celiaci da consumare fuori casa (ristoranti, alberghi, pizzerie, ecc.) e a tutti gli esercenti che abbiano intenzione di produrre e vendere alimenti senza glutine (gelaterie, pasticcerie, pizzerie da asporto e via dicendo).
Il corso, che si svolgerà in due giornate, con orario pomeridiano (dalle 15 alle 19), avrà una durata complessiva di otto ore. Sarà suddiviso in una parte teorica, dove verranno fornite nozioni di base sulla celiachia, sugli alimenti naturalmente e artificialmente privi di glutine e sulla normativa di settore, ed una parte eminentemente operativa dove, con l’aiuto di un cuoco e attraverso lavori di gruppo e dimostrazioni pratiche, gli operatori saranno messi in grado di conoscere e applicare le procedure atte a manipolare impasti senza glutine evitando la contaminazione crociata.
Il calendario del Corso, con le relative sedi di svolgimento è il seguente:
1ª giornata: 4 dicembre 2013 - parte teorica - Auditorium Dipartimento della Prevenzione Azienda USL 2 Piazza Aldo Moro – Capannori (LU)
2ª giornata: 11 dicembre 2013 - parte pratica - c/o Cucina attrezzata del Centro cottura Alisea Ospedale “Campo di Marte” Lucca.
La frequenza delle lezioni è obbligatoria per almeno il 80% delle ore complessive dell’intervento formativo. E’ prevista una prova finale e verrà rilasciato un attestato di frequenza.
L’iscrizione è gratuita ma il corso è a numero chiuso (massimo 25 partecipanti).
Per iscrizioni ed informazioni ci si può rivolgere alla dottoressa Simona Ghelfi – ConfCommercio Lucca (telefono 0583/473161); indirizzo mail: ghelfisimona@confcommercio.lu.it.
Il programma del corso può essere scaricato dal sito www.usl2.toscana.it.
La celiachia è una intolleranza permanente al glutine, un complesso proteico presente nel frumento e in cereali affini quali orzo, segale, kamut, farro, spelta e triticale. L’ingestione di queste sostanze causa, in soggetti geneticamente predisposti, un danno dei villi intestinali, le strutture preposte all’assorbimento dei nutrienti, che può manifestarsi in modo assai variabile.
Un tempo ritenuta rara, la celiachia interessa in realtà una persona ogni 100-150. Se si considera che ogni famiglia di celiaco è coinvolta nella problematica e nei disagi connessi, si può valutare quanto sia notevole l’impatto potenziale di questa condizione.
Considerata la rilevante frequenza della celiachia è di interesse comune far sì che questa parte sempre più rilevante della popolazione possa vivere serenamente situazioni sociali e conviviali legate al cibo che, per i celiaci, deve essere privo di glutine.