Cristina Galeotti riconfermata alla guida di Assindustria Lucca

La Redazione
30/11/2013
Comunicati Stampa
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L’Assemblea generale annuale dell’Associazione degli Industriali della Provincia di Lucca si è tenuta sabato mattina 30 novembre, nella sede di Palazzo Bernardini, in forma strettamente privata per procedere al rinnovo delle cariche sociali.

Con il voto unanime dell’Assemblea la Dr.ssa Cristina Galeotti è stata riconfermata nella carica di Presidente per un ulteriore mandato.

Nella stessa seduta sono intervenuti con una relazione sulla attività svolta nei propri ambiti di competenza nel 2012/2013 i Vice Presidenti: Luigi Lazzareschi, Delegato alla Responsabilità Sociale d’Impresa; Pierluigi Pierallini, con delega all’Education e alla Formazione; Tiziano Pieretti delegato all’Energia; Mauro Celli con delega all’Internazionalizzazione.
Sono, inoltre, intervenuti con proprie relazioni Stefano Varia, Delegato alle Infrastrutture e Andrea Vanni, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori.

All’Assemblea ha preso parte anche il Vice Presidente di Confindustria per le Reti d’Impresa, Aldo Bonomi, che, al termine dei lavori assembleari, ha svolto un interessante intervento sui vantaggi offerti, in termini di aggregazioni, dai contratti di rete, in particolare, alle PMI per recuperare capacità produttiva e superare la tendenza all’individualismo delle imprese.

Al termine della sua relazione la Presidente ha consegnato, a nome di tutti gli Industriali lucchesi, al Dott. Vittorio Armani, già Direttore dell’Associazione, una medaglia “a riconoscenza e stima per una intera vita dedicata con impegno e passione alla crescita dell’ Associazione”.

All’inizio delle sue dichiarazioni la Presidente Cristina Galeotti ha delineato lo scenario dell’economia mondiale ed europea, evidenziandone i pochi elementi positivi a fronte del perdurare di una diffusa situazione di criticità che interessa in particolare la società italiana.

Dopo aver evidenziato le criticità che affliggono il nostro Paese, stretto nella morsa di un crescente disagio sociale, con una rabbia diffusa verso la politica e delle mancate risposte della politica stessa, incapace di fornire soluzioni, sia per le grandi, come per le piccole questioni, come dimostra anche la recente legge di stabilità, Cristina Galeotti si è soffermata sugli interventi necessari per portare il Paese sul binario della crescita:

- il cuneo fiscale, che dovrà essere ridotto, eliminando progressivamente il costo del lavoro dalla base imponibile IRAP e tagliando di almeno 11 punti gli oneri sociali che gravano sulle imprese manifatturiere e rese strutturali le attuali misure sperimentali di detassazione e decontribuzione;

- il mercato del lavoro, garantendo più flessibilità in ingresso e nell’età del pensionamento, per favorire il ricambio generazionale;

- il rinnovamento tecnologico, che va agevolato con un credito d’imposta strutturale del 10% sugli investimenti in ricerca ed innovazione e una riduzione dei tempi di ammortamento di beni di investimento ad alto contenuto tecnologico o impiegati in attività di ricerca e sviluppo. Si deve prevedere un incentivo per rilanciare gli investimenti in beni strumentali sul modello della legge Sabatini;

- il fisco, con l’approvazione e l’attuazione della Delega fiscale e del DDL di semplificazione;

- l’energia: l’industria non può più permettersi un costo dell’energetico superiore mediamente del 30% rispetto ai concorrenti europei

- le infrastrutture: occorre far ripartire gli investimenti in infrastrutture con interventi per la difesa idrogeologica ed antisismica Occorre modificare assolutamente le regole del patto di stabilità interno.

Altre importanti misure sono costituite dalla riduzione del prelievo fiscale su imprese e lavoratori, dalla restituzione di liquidità al sistema, anche favorendo fiscalmente il reinvestimento degli utili, dalla riduzione dell’apparato pubblico, con la revisione del titolo V della Costituzione e dei livelli istituzionali, con l’abolizione delle Province e degli Enti inutili e l’accorpamento dei Comuni.

La Presidente ha quindi rimarcato come il mancato rispetto delle regole alteri la concorrenza e ostacoli la crescita dimensionale delle imprese e ha richiesto adeguate misure per contenere l’uso opportunistico e scorretto del c.d.” concordato in bianco”, che sta generando effetti opposti a quelli auspicati.
Nello spirito dell’azione di Confindustria in tema di legalità e trasparenza, l’ Associazione sottoscriverà,nel prossimo mese di gennaio, con la Prefettura di Lucca il protocollo di legalità, stipulato a livello nazionale tra Confindustria e Ministero dell’interno, volto a sensibilizzare tutti gli operatori economici della nostra Provincia sull’importanza di lavorare nel rispetto delle regole e secondo principi di legalità e correttezza.

Cristina Galeotti ha poi ricordato che, nell’ottica della riforma del sistema confederale, l’ Associazione ha sottoscritto, con le vicine Associazioni Industriali delle Province di Prato e Pistoia (territoriali che per struttura, per prestazioni erogate e per tipologia di imprese associate, presentano con la nostra marcate affinità), un protocollo d’intesa, che ha visto, in questa prima fase, mettere a fattore comune le rispettive competenze professionali, con un obiettivo di ottimizzare e ampliare i servizi offerti e realizzare economie di scala.

Questa prima fase di tipo federativo non incide sull’autonomia organizzativa, economica e patrimoniale delle Associazioni. Ad essa ne seguirà una seconda, ben più complessa, destinata ad avviare, mediante la sottoscrizione di un Protocollo di Aggregazione, secondo uno schema proposto da Confindustria, un percorso che porterà in un determinato arco temporale, alla creazione di un soggetto unico, articolato su tre presidi territoriali.
La nuova realtà (1.500 imprese associate e 38.000 addetti) permetterà di conservare gli elementi ancora vincenti, valorizzandoli in una logica più aperta, più complessiva. Sarà, quindi, - ha concluso - più forte nella rappresentanza di una grande area manifatturiera, che comprende tante eccellenze e competenze (carta, meccanica per la carta e per i trasporti, nautica, lapideo, alimentare, moda, turismo, etc.), più efficace nei servizi, con un maggior peso nel sistema di Confindustria e in grado di rispondere meglio alle esigenze delle imprese, obbligate ad operare in un contesto profondamente cambiato.

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