Giovani accorsi da tutta Italia per partecipare al Rave

Circa 400 giovani da ogni parte della Penisola. Situazione costantemente monitorata dai Carabinieri

Nicolò Giusti
07/01/2014
Cronaca
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È ufficialmente terminato il Rave Party che in questi giorni si è tenuto nello stabile di una ex ditta di Altopascio.

I Rave sono, per definizione, feste abusive, alle quali vi partecipano persone di tutte le età e, come in questo caso, di ogni zona d'Italia.

La pericolosità di queste feste si cela nella diffusione di droga e alcol, talvolta assunti insieme in una sorta di mix letale. Il tutto, con una colonna sonora estraniante ed alienante, che rende i partecipanti veri e propri zombie.

In tutto, secondo le Forze dell'ordine, hanno preso parte al Rave circa 400 ragazzi, di cui 130 fermati e identificati. Come da routine, l'organizzazione avviene via web e passaparola. Un tam-tam difficilmente intercettabile.

Tuttavia nessuno si è sentito male a seguito di “cocktail fatali” di alcol e droga, e negli ospedali limitrofi ad Altopascio non sono stati registrati casi di intossicazione riconducibili al party abusivo.

Una volta a conoscenza del Rave Carabinieri, Polizia e Questore hanno deciso di non sospendere la festa, ma di tenere sotto controllo la situazione, con tanto di pattuglie a vista a mo' di monito.

Nei locali dismessi del capannone sono stati allestiti perfino dei fornelli da campo per cucinare. E poi, l'immancabile DJ-console: una pedana leggermente elevata, dietro un vero e proprio “muro” di casse e subwoofer, utilizzati per riprodurre quella “musica” tipica dei Rave.

A seguito di indagini, sono stati denunciati 134 giovani che hanno partecipato alla festa abusiva.

I forti rumori che udirete nel video altro non sono che la colonna sonora di questo tipo di feste abusive.

 

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