Profughi ospitati a Capannori, Rossi: “Avete il diritto di migliorare la vostra situazione”

22/01/2014
Comunicati Stampa
Condividi su:

La parte istituzionale della tappa del presidente Rossi nella Piana di Lucca si è concluso presso la Casa dell'accoglienza di Capannori, dove ha inaugurato ufficialmente la parte nuova della struttura.

“Ringrazio gli operatori della Cooperativa Odissea che gestiscono questa struttura – ha detto Enrico Rossi nel suo breve intervento di saluto – e il sindaco Del Ghingaro per l'impegno che ha messo nel realizzare prima e nell'ampliare poi questa bella realtà. A voi ospiti dico che avete il diritto di migliorare la vostra situazione e che noi abbiamo il dovere di accogliervi”.

Il presidente ha poi criticato la legge Bossi-Fini, che è all'origine di molti dei problemi (prima di tutto quello dei documenti) che gli ospiti gli hanno segnalato, e si è augurato che la legge sia presto abolita perché “non è giusto espellere chi ha perso il lavoro, senza dargli la possibilità di trovarne un altro”.

“Noi – ha continuato il presidente – siamo per l'accoglienza e pensiamo sia giusto accogliere gli immigrati e permettere loro di lavorare nei nostri campi e nelle nostre fabbriche. Poi dobbiamo arrivare a concedere loro i diritti civili, a partire da quello di voto prima per i Comuni, per la Regione e infine per le altre elezioni. Mi pare questo un modo giusto per guardare al futuro della Toscana. Sarà un processo duro e faticoso quello dell'integrazione, ma sono convinto che qui in Toscana le opportunità non vi mancheranno: in bocca al lupo”!

La struttura ospita attualmente dieci profughi arrivati in Italia dalla Libia: 6 nigeriani, 2 del Mali, 1 del Gambia e un pakistano. La struttura, attiva dal 2011, può accogliere fino a 28 persone. Vi lavorano 4 operatori che si occupano di mediazione culturale, assistenza socio sanitaria, orientamento al lavoro e sostegno psicologico.

Nei loro brevi saluti in un italiano faticoso ma tenero, gli ospiti hanno coluto ringraziare il presidente Rossi per la sua visita. Salif, cittadino del Mali, ha detto che lo hanno fatto sentire fratello degli italiani e ha chiesto a Rossi di continuare sostenere l'accoglienza in Toscana e a Capannori. La sua aspirazione? Imparare a fare il pizzaiolo e poi tornare in Mali per gestire una pizzeria. Il nigeriano Essousa ha concluso con un augurale “Dio vi benedica”, mentre il suo connazionale Ogosti ha ringraziato “per averci dato l'opportunità di vivere in questo Paese”: un'opinione condivisa da Benjamin che si augurato di avere presto i documenti necessari a vivere in Toscana “che mi piace molto”.

Leggi altre notizie su LuccaCittà.net
Condividi su: