La violenza domestica e di genere sono due piaghe che ancora affliggono la società. I Carabinieri hanno tratto in arresto, con queste accuse due uomini: F. N. rumeno di 30 anni e R. L. italiano di 32 anni.
- Il primo arresto: il convivente violento
I carabinieri della Stazione di Lido di Camaiore hanno ammanettato, per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate, violenza privata e minaccia, F. N., cittadino rumeno, classe 1983, pregiudicato, disoccupato.
Nel corso della tarda serata di ieri, a seguito di una segnalazione i carabinieri della Stazione di Lido di Camaiore sono intervenuti sul lungomare, nei pressi di piazza Matteotti, perché una donna, che si era recata con le amiche in un locale della zona, era stata presa di forza e trascinata per i capelli in un vicino parco da suo ex convivente.
Sull'uomo pendeva un divieto di avvicinamento, che però ha così violato.
L’immediato intervento dei militari ha permesso di fermare l’aggressore, che nel frattempo aveva percosso la donna procurandole delle lesioni al collo e alla spalla, poi curate al Pronto Soccorso.
Gli accertamenti sul posto hanno poi permesso di ricostruire la vicenda ed in particolare è stato messo in luce come il cittadino rumeno avesse negli ultimi tempi più volte violato il divieto di avvicinamento e maltrattato la donna, secondo una pericolosa escalation di violenza ed aggressività. Dopo le previste formalità di rito, il giovane è stato dichiarato in stato di arresto. L'arresto è stato convalidato e l’uomo è stato condannato a due anni di reclusione, che dovrà scontare in regime di arresti domiciliari.
- Il secondo arresto: il figlio che sevizia la madre
I carabinieri della Stazione di Querceta hanno tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere R. L., del 1982, disoccupato.
La misura è stata emessa a seguito di un lavoro di indagine svolto dai militari locali , che hanno raccolto da tempo segnalazioni e denunce circa i maltrattamenti che una signora del posto subiva da parte del figlio, con vari problemi di natura psichica e di droga.
L’uomo, nonostante gli fosse stato notificato un ordine di allontanamento dalla casa familiare con contestuale divieto di avvicinamento alla madre che da anni ormai subiva le vessazioni da parte del figlio, continuava a maltrattarla fisicamente e verbalmente, non rispettando le misure cautelari in atto.
I carabinieri del posto hanno così denunciato l’uomo e tempestivamente l’Autorità Giudiziaria è intervenuta aggravando la misura nei confronti dell’uomo, che ora si trova nel carcere di Pisa.