Futuro Campo di Marte: primo atto

La Redazione
31/01/2014
Territorio
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Questa mattina, a Palazzo Orsetti, ha avuto luogo il primo incontro istituzionale per la condivisione dei progetti rigurdanti il futuro assetto di Campo di Marte.

All’incontro erano presenti oltre al sindaco, Alessandro Tambellini, accompagnato dall’assessore all’Urbanistica Serena Mammini e alla dirigente Antonella Giannini, il senatore Andrea Marcucci, il presidente della Provincia Stefano Baccelli e l’assessore provinciale Francesco Bambini. Sono intervenuti inoltre i consiglieri regionali del territorio, in particolare: Giuseppe Del Carlo (UDC), Salvadore Bartolomei (FI), Giovanni Santini (FI), Giovanni Ardelio Pellegrinotti (PD), Marco Remaschi (PD). In rappresentanza del Comune di Capannori ha partecipato alla riunione l’assessore Gabriele Bove che ha anche portato i saluti del presidente della Conferenza dei Sindaci, Giorgio Del Ghingaro, all’estero per impegni istituzionali. Alla riunione erano infine presenti i consiglieri comunali Marco Martinelli (FI) e Mauro Macera (FI). Il sindaco ha poi portato i saluti della deputata Raffaella Mariani (PD) e la senatrice Stefania Giannini (Scelta Civica) che, scusandosi di non essere presenti per impegni istituzionali, hanno sottolineato l’importanza del significato dell’incontro.

Il sindaco ha aperto la riunione ringraziando i presenti per l’attenzione prestata al dibattito sul futuro di Campo di Marte perché, qualunque sia il progetto che interesserà l’area, ci sarà bisogno dell’impegno e della collaborazione di tutti i livelli istituzionali affinché il progetto si concretizzi. Di seguito il primo cittadino ha illustrato l’idea progettuale dell’amministrazione comunale per il riassetto e la riqualificazione dell’area.

“Il Campo di Marte – ha spiegato il sindaco Tambellini – ha un forte senso identitario per la comunità sia in senso pubblico, perché è stato il principale presidio ospedaliero del territorio, sia in senso privato poiché lì si sono svolti e si svolgono momenti importanti della vita privata di ognuno di noi. L’area ha bisogno di tornare ad essere un luogo “aperto” oltre che riqualificato da un punto di vista architettonico e paesaggistico. La zona ospedaliera si presenta oggi come un’area urbana specializzata ma isolata dal resto del contesto urbano, anche fisicamente con un muro di recinzione. Due collegamenti viari sono stati poi interrotti per garantire la funzionalità del complesso. Vorremmo invece che le funzioni che saranno introdotte al Campo di Marte rappresentassero un’apertura alla città per un’area che deve diventare un vero e proprio volano di sviluppo”.

“Ci sono alcuni aspetti a mio parere non negoziabili – ha proseguito il sindaco – Tra questi la connessione dell’area al resto della città con la ripresa della maglia viaria per ricollegare l’area al quartiere ricostituendo l’impianto a scacchiera originario. C’è bisogno di migliorare il paesaggio urbano con una forte attenzione all’impronta ecologica. Riguardo alle funzioni – continua il sindaco -  ho già spiegato più volte come secondo me vi è la necessità di non creare concorrenza con le attività commerciali del centro storico, ma vediamo nella zona l’introduzione di servizi prevalentemente a carattere pubblico così da creare una pluralità di funzioni utili a fare tessuto col resto della città. Per la parte infrastrutturale credo sia necessario superare a nord la ferrovia per collegarsi all’asse suburbano che dal Brennero si congiunge alla zona del nuovo ospedale passando da San Vito.  E’ da prevedere a est un parcheggio scambiatore di servizio per le funzioni pubbliche insediate. In questo senso, il Comune di Lucca ha avviato le procedure per le valutazioni di sostenibilità urbanistica e le verifiche per la sostenibilità economico-finanziaria dei possibili trasferimenti insediativi riguardanti l’area del Campo di Marte”.

“Nel dettaglio – ha aggiunto il sindaco – credo che le funzioni da destinare al Campo di Marte si debbano incentrare sull’housing sociale e servizi di assistenza alla persona. Pensiamo possa essere utile introdurre un polo di eccellenza per la disabilità di area vasta, uffici e strutture socio-sanitarie oggi dislocate in altre aree del territorio, residenze assistite per anziani, residenze per famiglie mono-parentali, residenze per persone con disabilità rimaste senza genitori ( “Dopo di Noi”). Altre funzioni possibile a mio avviso sono poliambulatori, e servizi dedicati alla medicina sportiva e alla riabilitazione motoria, nonché laboratori per l’innovazione tecnologica, locali da destinare al co-working di ambito sociale. Penso anche che sarebbe opportuno trasferire al Campo di Marte gli istituti scolastici del centro storico a vocazione sociale, come l’istituto Civitali e il Liceo Socio-Psico-Pedacogico. Importanti uffici pubblici potrebbero trovare posto al Campo di Marte quali la Questura di Lucca e altri di valenza sovracomunale”

Dopo l'intervento del sindaco è seguito quello del Presidente della Provincia Stefano Baccelli:

“Occorre realizzare presto e bene il ‘progetto’ dell’area del Campo di Marte per riappropriarsi di beni immobili importanti, arricchiti di nuove vocazioni pubbliche utili alla collettività e, allo stesso tempo, evitare che a breve la zona si trasformi in un potenziale ricettacolo di occupazioni abusive e criticità varie.
Per far bene occorre un progetto chiaro, che significa tener conto di 3 requisiti fondamentali. Il primo riguarda i nuovi contenuti pubblici, che siano coerenti con il quartiere di S. Marco e con le attuali funzioni del centro storico; quindi, a mio avviso: Polo della sicurezza, Cittadella della salute, Centro di Protezione civile h24, Housing sociale, Parco pubblico. Il secondo elemento imprescindibile è la necessaria sostenibilità economica per ristrutturare gli immobili dismessi. Il terzo consiste nelle risorse finanziarie o, meglio ancora, nel compendio immobiliare alternativo, utile a restituire alla Regione Toscana, almeno in parte, l’ingente somma (23 milioni di euro) prevista dall’accordo di programma del 2005”.

I tre requisiti indicati da Baccelli sono “l’essenza stessa di un’idea progettuale chiara sulla ridefinizione urbanistica del Campo di Marte”.
“Per far presto – aggiunge il presidente – occorre invece, come ho sottolineato in varie occasioni, sia in sedi istituzionali che in incontri pubblici ed oggi ho formalmente richiesto al sindaco di Lucca, che sia convocato a breve il Comitato tecnico sorto con la sottoscrizione dell’Accordo di programma del 2005, di cui fanno parte i rappresentanti del Comune di Lucca (soggetto coordinatore), della Regione, della Provincia e dell’Azienda Usl 12 di Lucca”.

Il comitato, secondo Baccelli, potrà definire sulla base delle procedure snelle e veloci previste dalla legge regionale n. 8 del 2012, la nuova destinazioni d’uso del Campo di Marte.

“Sono convinto - dichiara il presidente – che se utilizziamo questa procedura semplificata, in tre mesi, a partire dalla condivisione del ‘progetto’ - cioè dei nuovi contenuti e della sostenibilità economica dell’operazione - si possa definire la riorganizzazione urbanistica dell’area del Campo di Marte. Tutti i soggetti coinvolti sono chiamati a lavorare bene e con serietà, ma anche con tempestività, per evitare, come ho detto, che la grande opportunità che si presenta alla comunità locale di riappropriarsi di un bene pubblico collettivo si trasformi in una criticità per  la città di Lucca ed il suo territorio”.

A seguire è iniziato il dibattito con gli interventi dei rappresentanti istituzionali presenti. A questo primo appuntamento ne seguiranno altri in cui saranno raccolte idee e suggerimenti sul futuro di dell’area considerata strategicamente importante per lo sviluppo della città.

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