Vicenda Alce, Cavallaro: "Nessuna anomalia nelle autorizzazioni"

La Redazione
01/02/2014
Attualità
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L'assessore provinciale all'ambiente Maura Cavallaro risponde al Comitato Ambiente e salute riguardo all'impianto Alce di Fornoli e ricostruisce tutti i passaggi della vicenda.

«Dal settembre 2009 al giugno 2010 la Provincia ha gestito un procedimento di Autorizzazione Unica per l'impianto Alce di Fornoli, nel rispetto dei tempi prescritti dal D.Lgs. 387/2003 e s.m.i. Un procedimento – afferma Cavallaro - rivelatosi di estrema complessità per la necessità di approfondimento, per il numero dei documenti da esaminare e per l'attenzione riscontrata da parte dell'opinione pubblica. Tutte le procedure che comunque sono state portate avanti garantendo il pieno rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza (L. 241/1990 e s.m.i)»

Il procedimento ha coinvolto molti soggetti per acquisirne il parere o una valutazione per quanto di loro di competenza. A tutti è stato garantito il diritto di accesso agli atti (n.36 accessi, di cui 16 da parte del Comitato) come pure il diritto di partecipazione al procedimento (sono stati acquisiti e valutati n.51 documenti recanti osservazioni, di cui 22 da parte del Comitato).

«Nel corso del procedimento – continua Cavallaro - il Comitato ha sempre avuto a disposizione tutta la documentazione impiegata per argomentare le conclusioni recentemente presentate alla Provincia. L'Autorizzazione Unica è stata anche oggetto di due ricorsi al TAR della Toscana, entrambi respinti, come sono stati respinti i relativi appelli in Consiglio di Stato».

A partire dal giugno 2013, la Provincia è stata interpellata tre volte sul tema della potenza termica dell'impianto a biomasse di Fornoli, due volte dal comune di Bagni di Lucca ed una dal Comitato. Una quarta volta il comune di Bagni di Lucca ha inoltrato una comunicazione chiedendo un confronto con il tecnico incaricato, che si è poi tenuto il 10 dicembre scorso. L'Ufficio Ambiente ha sempre risposto puntualmente alle osservazioni pervenute, controdeducendo sia sulla base delle procedure che nel merito delle osservazioni stesse, senza riscontrare alcun motivo per adottare provvedimenti di revisione degli atti già rilasciati.  

Recentemente, infine, è arrivata la diffida legata all'argomento della potenza termica, «ma il non assoggettamento a procedura di verifica di VIA – conclude Cavallaro - è stato espressamente valutato da parte della Provincia nel corso del procedimento di Autorizzazione Unica ed è stato oggetto di valutazione da parte del TAR Toscana nell'esame del ricorso (andato respinto) presentato da Legambiente».

La Provincia di Lucca provvederà a rispondere alla diffida riservandosi di valutarne tutti gli aspetti connessi, anche in vista di eventuali altri provvedimenti di natura legale.

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