Di recente, la Questura di Lucca, unitamente alla Polizia postale ha disposto una serie di controlli amministrativi per accertare la presenza di illeciti all’interno di esercizi commerciali che vendono oro e materiali preziosi.
In particolare, a seguito della messa in onda su canale 5 del filmato girato dal giornalista Valerio Staffelli di “Striscia la Notizia”, anche una gioielleria di Porcari è entrata nell’occhio del ciclone.
Numerosi clienti insoddisfatti, ritenendo di essere stati truffati, hanno dapprima sporto denuncia e poi si sono rivolti a “striscia la notizia” per pubblicizzare la truffa.
Secondo quanto riportato nel filmato, gli oggetti venduti tramite televendita dai titolari della gioielleria, in realtà non sarebbero stati “preziosi” bensì monili in leghe metalliche con pietre sintetiche spacciati per gioielli in oro e pietre preziose.
I successivi controlli effettuati dalla Polizia, in ottemperanza anche a quanto disposto dalla Procura della Repubblica di Lucca, hanno rilevato numerosissime irregolarità sugli oggetti posti in vendita dalla predetta ditta.
In seguito a ciò il Questore di Lucca ha revocato la licenza ai titolari, che non possono più esercitare né continuare a vendere tramite televendita.
In seguito al provvedimento e alla chiusura della gioielleria, diverse cittadine lucchesi hanno presentato denuncia presso gli uffici di polizia presenti sul territorio, dichiarando di essere state derubate.
Nello specifico queste donne, facoltose clienti della predetta gioielleria, hanno ricevuto, a casa propria, la visita del fratello del titolare, che avevano già conosciuto in passato quando avevano acquistato i preziosi monili.
L’uomo, di cui si fidavano, le ha raggirate e si è fatto consegnare tutti i gioielli precedentemente acquistati, dicendo che li avrebbe fatti pulire per riconsegnarli.
Una volta uscito dall’abitazione però, si è reso del tutto irreperibile e dei gioielli non c’è più traccia.
Il 55enne ha già collezionato diverse denuncie per truffa ed appropriazione indebita.
Secondo quanto emerso dalle denuncie sporte dalle vittime, ognuna di queste sottrazioni ammonta a decine di migliaia di euro, in un caso addirittura a 100.000 euro.
L’attenzione della Polizia di Stato rimane molto alta verso il fenomeno della ricettazione di preziosi provento di furto, attuando una sensibilizzazione verso i commercianti ai quali è prescritto di fotografare gli oggetti che gli vengono offerti, oltre all’identificazione di coloro che vendono il proprio oro. Il tutto per contrastare i canali di smercio di oro rubato