Ciacci: “L’asse Nord-sud? Una ferita per il territorio”

Per il candidato sindaco di ABC i Laghetti di Lammari saranno snaturati

08/02/2014
Politica
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“L’asse viario Nord-sud rischia di creare una profonda frattura del territorio capannorese dei Laghetti di Lammari, con gravi e irreparabili danni per l’ambiente e la cittadinanza”. Lo afferma il Movimento Alleanza per i Beni Comuni che sostiene il candidato sindaco Alessio Ciacci e che nei giorni scorsi ha mandato una lettera al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e all’Assessore all’Urbanistica Anna Marson.

La missiva, scritta assieme alla cittadinanza, denuncia evidenti contraddizioni progettuali e chiede risposte citando alcuni dati chiari e significativi: “La zona dei Laghetti, rappresenta uno sfogo importante dal punto di vista sociale e ambientale, uno spazio polifunzionale e dalle numerose possibilità, una palestra a cielo aperto; si tratta – prosegue Abc – di  un reticolato di sentieri, canali e campi  dove ogni giorno vi si fa jogging, i genitori vi portano i bambini per stare all'aria aperta, a spasso i cani. Oggi questo spazio così caro alla cittadinanza, così polifunzionale e ricco di risorse forse ancora troppo poco sfruttate, è messo a rischio dalla costruzione dell'asse nord-sud che a dispetto dei limiti di legge per le aree a vocazione paesaggistica e naturale passerà a soli 150 metri circa da quest'area”.
Prosegue Abc: “La realizzazione di viadotti alti in media 3 metri al disopra del piano di campagna, comporterà il completo stravolgimento del territorio: sentieri, canali, campi coltivati o semplicemente campagne aperte, saranno calpestati, tombati e interrotti, per un'opera che, secondo le relazioni tecniche dell'Anas non velocizzerà di più di 5 minuti i percorsi degli automezzi”.

Dunque, per il Movimento che sostiene Ciacci, “ un'ingente spesa di soldi pubblici che darà pochi risultati se non in termini di impatto ambientale e sociale”. Commenta lo stesso candidato sindaco Alessio Ciacci: “L’impatto visivo sarà il deterrente principale e cambierà, purtroppo, i connotati al paesaggio; saranno colpite le acque superficiali e anche la fauna ne farà le spese: un enorme spreco di denaro pubblico – conclude Ciacci – un’opera miope nella sua scellerata progettazione che concepisce solo il trasporto su gomma precludendo, per un vizio culturale, l’alternativa data dalla movimentazione su rotaia”.

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