Alle 16.30 di ieri, martedì 11, un agente della Squadra Volante, libero dal servizio, si trovava a fare spese con i figli presso “Pittarello” a San Concordio, quando la sua attenzione è stata attratta dai movimenti sospetti di tre uomini i quali, dopo aver riempito una borsa di merce si sono diretti verso l'uscito del negozio oltrepassando le barriere antitaccheggio senza recarsi alle casse.
Il poliziotto ha notato che i sospetti hanno svuotato il contenuto della borsa all’interno di un’autovettura parcheggiata poco distante, per poi rientrare nel negozio e ripetere l’azione.
Immediatamente è stato richiesto l’intervento del 113, mentre venivano seguiti i movimenti dei tre che nel frattempo ripetevano il trucchetto di poco prima.
Accortisi di essere osservati due di essi, accelerando i movimenti, sono saliti in macchina e sono partiti, mentre il terzo, con ancora la borsa al seguito, si è allontanato a piedi, seguito dal poliziotto.
Contemporaneamente una Volante su indicazione del collega ha bloccato il segnalato.
Accompagnato in questura è stato identificato: si tratta di un cittadino rumeno Romita G. di 24 anni, in Italia senza fissa dimora, già denunciato dall’inizio dell’anno per tre analoghi episodi.
All’interno della borsa sono stati rinvenuti diversi capi di abbigliamento per un valore di oltre 500 euro. Tutta la merce era provvista di placche antitaccheggio, eluse dalla particolare borsa “schermata” che ha ingannato i rilevatori antitaccheggio.
Il materiale sequestrato è stato restituito al responsabile del negozio in sede di denuncia.
Il giovane rumeno nelle fasi dell’arresto ha opposto una vigorosa resistenza, danneggiando, lungo il tragitto da San Concordio alla questura, la vettura di servizio, colpendo con calci il pannello interno dell’abitacolo.
Lo straniero è stato tratto in arresto per furto aggravato dal mezzo fraudolento, in concorso con altre due persone da identificare, nonché resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento aggravato di beni dello Stato.
Stamani è stato convalidato l’arresto e rinviato il giudizio al 20 febbraio, nel frattempo l’arrestato si trova in carcere.
Sono in corso attivissime indagini al fine di individuare gli altri due componenti del gruppo.