La Polizia di Lucca ha concluso l’operazione antidroga “Giovani promesse”, così chiamata perché i coivolti, tutti giovani, miravano ad avere “successo” nel redditizio settore dello spaccio di stupefacenti nei pressi di locali alla moda e ritrovi frequentati dai giovani lucchesi.
La 1° Sezione - Criminalità organizzata e straniera - della Squadra Mobile si è attivata lo scorso mese di settembre, a seguito di esposti di privati cittadini e di notizie confidenzialmente apprese, per riscontrare numerosi episodi di spaccio di stupefacenti nella zona di porta S. Pietro del centro storico di Lucca, frequentata da giovani. Anche grazie alla presenza di diversi locali.
L’indagine, durata soli 2 mesi, ha consentito di dimostrare che alcuni soggetti di giovane età erano dediti allo spaccio seppure episodico di hashish ed eroina “rossa” a coetanei nelle zone del centro storico, nonché nei pressi di un bar del capannorese.
Durante l’attività è stato attribuito a tre compartecipi anche il furto di 6 computer e di circa1.700 euro, furto avvenuto nella notte tra il 16 ed il 17 settembre. presso la scuola primaria di 1° grado “Felice Matteucci” di Capannori fraz. Massa Macinaia (LU). Il furto è stato commesso dal 19enne Kamal B. di origine marocchina. Dei 7 PC, solo uno è stato ritrovato.
Successivamente, sempre nel pieno svolgimento delle indagini, sono finiti ammanettati anche due gemelli Maurizio e Stefano D. P. 21enni di San Vito.
Al termine delle indagini sono stati indagati, per il reato di spaccio aggravato (perché effettuato anche nei pressi di istituti scolastici, una specifica aggravante della normativa antidroga) e continuato nonché, i soli primi tre indagati, anche per furto aggravato in un edificio scolastico:
Kamal B. , nato a Marrakech nel 1994, F. R., nato a Lucca nel 1978, C. S. , nato a Lucca nel 1995 tutti e tre residenti nel capannorese. E ancora: P. F. 46enne di San Filippo; F. E. 18enne di San Concordio; e i due gemelli Maurizio e Stefano D. P. nati nel 1993 e residenti a San Vito.
Questi ultimi due, insieme al 19enne Kamal, sono stati arrestati.
Attualmente i gemelli sono stati rimessi in libertà.
In base alle risultanze probatorie fornite, il PM titolare delle indagini ha chiesto ed ottenuto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del 19enne marocchino, ritenuto il fornitore del gruppo e dunque in posizione sovraordinata, eseguita l'11 febbraio, che nel computo definitivo si somma ai due arresti in flagranza operati in data 25 ottobre a carico dei due gemelli.
Gli altri compartecipi rimangono indagati in stato di libertà.
Segnalati amministrativamente alla Prefettura come assuntori anche 11 acquirenti, perlopiù minorenni.