"Come si desume dai dati Istat abbiamo assistito e stiamo tutt’ora assistendo ad una pesante contrazione dei terreni agricoli e boschivi."
Inizia così la odierna nota inviata in redazione dal comitato contro gli assi viari
"Se questa è la realtà dei fatti - prosegue - non si comprende il perché ci si ostini a voler cementificare ulteriormente il territorio lucchese con un’opera che mangerà ancora altri ettari di verde per lasciare spazio all’asfalto, al cemento e all’inquinamento delle aree circostanti e di tutta la Piana.
Se veramente l’obiettivo è quello di inserire nelle leggi del territorio la “salvaguardia” delle aree agricole e rurali perché si firmano contemporaneamente progetti tremendamente impattanti con quelle stesse aree che si vogliono tutelare?
La contraddizione è evidente e macroscopica, così com’è evidente che il territorio non può sopportare altre cementificazioni sconsiderate che vedranno ridursi ulteriormente ed in modo irreversibile lo spazio di verde già ampiamente sacrificato nella Piana di Lucca.
Cosa ne sarà della tanto osannata maglia agraria, della città diffusa e di quella conformazione del territorio che tanto viene esaltata?
Riempirsi la bocca con la “valorizzazione del patrimonio paesaggistico” e con il “contrasto al consumo di suolo” non serve a niente se poi questi propositi vengono brutalmente contraddetti dai fatti. Bisognerebbe che i nostri amministratori, a cominciare dalla Regione alla Provincia fino ai Comuni, facessero i conti con la coerenza e si chiarissero le idee.
Credere in un loro ripensamento - conclude la nota - ci sembra quanto mai utopistico, considerata anche la foga con cui si rincorrono i finanziamenti per gli assi viari, ma quantomeno si abbia il buon gusto di non farci credere che si vuol tutelare l’ambiente quando in realtà si spinge per asfaltare quanto prima le ultime aree verdi rimaste!"