Auguro a Matteo Renzi, che ha avuto l’incarico di formare un nuovo Governo dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, buon lavoro. Spero che egli sappia rispondere e portare soluzioni ai molti problemi che più affliggono gli italiani. Dagli organi di informazione apprendo la possibilità che possa entrare a far parte dell’esecutivo anche la senatrice Stefania Giannini, che ho avuto modo di conoscere e di apprezzare per la sua alta formazione culturale e professionale, oltre che per la sua disponibilità verso il territorio. Sono sicuro che, nel caso fosse nominata Ministro darebbe un apporto di rilievo al Governo oltre che lustro alla nostra città.
Ritengo che il primo compito di Renzi, nel caso sciolga positivamente la riserva, sia affrontare le problematiche legate al mondo del lavoro affinché le difficoltà in cui versano i cittadini, le famiglie e le imprese, possano trasformarsi nel più breve tempo possibile in ripresa economica e quindi in occupazione. I giovani, tra i quali la disoccupazione ha raggiunto punte di oltre il 40%, attendono una speranza concreta per il loro futuro. Ma nuova ricchezza e occupazione non si creano senza le imprese. Il mio auspicio è che l’esecutivo possa operare per le piccole e medie aziende, che costituiscono il tessuto della nostra economia, con grande concretezza affinché esse siano il traino per la ripresa economica con la capacità di creare posti di lavoro. Per tutto questo è necessario che i processi decisionali avvengano con tempestività: la competitività del nostro sistema infatti passa anche dall’allentamento della morsa burocratica che oggi imbriglia ogni iniziativa. Inoltre la formazione, la ricerca, quindi la scuola e la cultura, debbono essere al centro dell’attenzione del Governo.
Da sindaco sono sicuro che il collega Renzi saprà portare nel ruolo di Presidente del Consiglio la visione legata ai problemi dei territori e dei cittadini che ha acquisto nel ruolo ricoperto in questi anni. E quindi mi auguro che le risorse destinate agli enti locali divengano certe, in quanto è solo tramite una dialettica stretta tra governo e comuni che si può immaginare di intervenire fattivamente sui territori. Infine avverto la necessità di un quadro normativo chiaro e puntuale, in quanto non è possibile che ogni anno vengano modificate le norme che disciplinano la tassazione locale o regolano la vita delle società partecipate, rendendo il passo incerto per programmi mirati di sviluppo. Da ultimo rivolgo il mio pensiero, la mia stima e i miei più sentiti ringraziamenti all’ex Presidente del Consiglio Enrico Letta, per l’impegno profuso in tempi estremamente difficili con importanti risultati ottenuti e per la dignità istituzionale con cui ha svolto l’incarico sia a livello nazionale che internazionale.