Leggiamo ancora sulla stampa di uno scontro fra il sindaco di Lucca Tambellini ed il presidente Baccelli riguardo al futuro di Campo di Marte. Uno scontro che va avanti ormai da tempo ma che ieri è incorso in un incidente di percorso singolare, a Roma, alla presenza di alte autorità fra cui il Sottosegretario all'interno.
Ora, senza entrare nel merito di questo imbarazzante incidente, rimane del tutto evidente che il futuro di Campo di Marte è ormai divenuto un vero e proprio terreno di scontro fra le due principali istituzioni che rappresentano per mandato elettorale i cittadini lucchesi (e non solo). E' quindi superfluo sottolineare che questo scontro non giova alla città ed ai tanti progetti che la riguardano e che necessiterebbero di un Comune ed una Provincia al lavoro, fianco a fianco e con spirito di collaborazione, per il futuro di Lucca, piuttosto che in aperto contrasto.
Visto che il Comune di Lucca è il capofila di un tavolo tecnico a cui partecipano di diritto la Provincia e la ASL, il buon senso vorrebbe che questo tavolo iniziasse a lavorare quanto prima onde evitare un confronto a colpi di comunicati stampa.
Tuttavia a questo punto, sia per la rilevanza del futuro di Campo di Marte, sia per l'importanza che ha assunto nelle cronache cittadine, è opportuno che il sindaco ed il presidente si presentino per fare chiarezza di fronte al Consiglio comunale di Lucca, essendo il Comune il capofila del tavolo tecnico. Così che, in una seduta del Consiglio che spero sia aperta agli interventi di altri enti, di associazioni e partiti cittadini, si possa realizzare un ampio dibattito sul futuro del Campo di Marte.
Certamente sarebbe anche utile e opportuno, per fare chiarezza, che le rispettive bozze di progetto del Comune e della Provincia fossero rese disponibili al pubblico quanto prima su i rispettivi siti istituzionali ed in anticipo dell'eventuale Consiglio comunale aperto.
A questo punto i cittadini e le parti sociali hanno diritto di conoscere nel dettaglio queste opposte visioni e di esprimersi nel dibattito, in nome di quei principi di trasparenza e partecipazione che l'amministrazione comunale sostiene di voler promuovere.