Nasce lo sportello di ascolto per uomini maltrattanti

08/03/2014
Attualità
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La violenza maschile contro le donne è commessa in tutti i paesi Europei e del mondo e costituisce un problema serio e diffuso.

Gli Stati membri di organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite ed il Consiglio d’Europa sono tenuti, in virtù di legislazioni nazionali ed internazionali, a esercitare la dovuta vigilanza al fine di contrastare, prevenire, indagare e punire atti di violenza che siano esercitati dallo stato o da privati e di fornire protezione alle vittime.

All’interno delle raccomandazioni del Consiglio d’Europa si indirizza specificamente la questione dei programmi per uomini autori di violenza invitando gli stati membri a:

1) Organizzare interventi e programmi volti ad incoraggiare gli autori della violenza ad adottare un comportamento non violento, aiutandoli a diventare consapevoli delle loro azioni ed ad assumersi le loro responsabilità.

2) Dare la possibilità agli autori di violenza di seguire un programma di trattamento, non come alternativa alla sentenza di condanna, ma come misura aggiuntiva volta a prevenire futura violenza. La partecipazione a tali programmi dovrebbe essere offerta su base volontaria.

3) Considerare la costituzione di centri di sostegno specializzati per uomini violenti e con approvazione istituzionale, gestiti da ONG in collaborazione con altre risorse disponibili.

4) Assicurare cooperazione e coordinamento tra programmi di intervento rivolti agli uomini e quelli che lavorano per la tutela e la protezione delle donne.

L’obbiettivo del lavoro con uomini autori di violenza è quello di eliminare la violenza maschile sulle donne attraverso la promozione di programmi di cambiamento rivolti agli uomini, il miglioramento della sicurezza delle vittime della violenza e l’impegno nel promuovere strategie atte a modificare  comportamenti socio-culturali diffusi.

Infatti, per svolgere un’azione efficace sulla violenza nelle relazioni affettive,i programmi per uomini autori di violenza devono essere parte di un sistema d’intervento integrato e partecipare attivamente  a collaborazioni e strategie di lavoro di rete contro la violenza domestica; particolarmente importante resta dunque la collaborazione  a stretto contatto con  i servizi per le donne vittime di violenza ed i loro bambini.

Altrettanto importante è la collaborazione e la creazione di reti con altri servizi, agenzie e professionisti, come il sistema di giustizia, forze dell’ordine, servizi sociali, servizi sanitari e servizi per la protezione dell’infanzia che operano nell’ambito della prevenzione della violenza domestica.

I maltrattanti spesso difendono la loro violenza attraverso la negazione, la minimizzazione, la colpevolizzazione della vittima, giustificando e razionalizzando il loro comportamento. Possono dare la colpa a specifiche interazioni disfunzionali della relazione di coppia, a fattori di stress o a traumi pregressi. Come conseguenza di questo, appaiono spesso logici e razionali e possono essere molto convincenti rispetto alla loro innocenza. Il maltrattamento è frutto di scelte degli uomini che usano violenza, anche se può apparire come una reazione abituale fatta senza pensare. Non esiste un prototipo di maltrattante: ogni uomo può avere atteggiamenti che possono essere considerati violenti anche se non evidenti come nel caso di violenza fisica, i maltrattamenti psicologici sono molto più diffusi di quello che si pensa e spesso non riconosciuti. I maltrattanti devono scegliere di essere non violenti e non abusivi per poter assicurare sicurezza per le loro compagne/vittime.

I programmi di cambiamento per maltrattanti rappresentano un anello di un insieme di interventi differenziati e multidisciplinari che devono far parte di una risposta sociale complessiva per terminare la violenza contro le donne.

Essi avranno come finalità primaria l'interruzione della violenza e dell'abuso e mireranno al cambiamento della persona  violenta.

La metodologia dello Sportello di Ascolto includerà sia interventi individuali in una prima fase del trattamento, sia programmi in gruppi di auto-aiuto, moderati da due operatori.

I programmi in gruppo per maltrattanti sono efficaci come tipologia di intervento perché i gruppi forniscono maggior materiale per mettere in discussione le credenze e riportare alle responsabilità personali rispetto al lavoro individuale e sono più efficaci nel diminuire l’isolamento sociale del maltrattante e la sua dipendenza dalla compagna.

Volontari, personale e tirocinanti che lavorano presso lo Sportello incoraggeranno gli uomini ad essere consapevoli e rendersi conto dei propri atteggiamenti legati al potere ed al controllo in modo continuativo.

Gli operatori hanno ricevuto  una formazione specifica presso uno dei Centri di Ascolto per uomini maltrattanti già attivi

Per informazioni  e appuntamenti è possibile telefonare il

Martedi dalle ore 13 alle ore 19

Mercoledi dalle ore 9 alle ore 13

Venerdi dalle ore 10 alle ore 14

al numero  334/7279366

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