Polo Nanotech, ABC: "Necessario atto di umiltà del Comune per garantirne il futuro"

11/03/2014
Attualità
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“A due settimane dall’inaugurazione il Polo tecnologico è una struttura nuova ma al momento vuota”.

Così il Movimento Alleanza per i Beni Comuni che, dopo l’inaugurazione della nuova struttura di Segromigno, torna all’attacco. “Sul Polo tecnologico di Capannori, per non disperdere l’ingente quantità di fondi già messi a disposizione - oltre 5 milioni di euro -  è necessario un atto di umiltà e di coraggio: prima il coraggio dell’innovazione tecnologica perché è necessario condividere con la Scuola Normale un piano scientifico che veda un maggior coinvolgimento dei suoi ricercatori con attività di ricerca e trasferimento tecnologico all’interno del polo e a supporto delle aziende del territorio; riprendendo in mano, ampliandolo, il piano scientifico messo nel dimenticatoio per motivi non ancora chiari”.

Per Abc, occorre “ripensare una strategia di integrazione tra gli enti, fra le amministrazioni di tutta la Piana, affinché Toscana Nanotech si appoggi su un’area economica  distrettuale in una logica intersettoriale che renderebbe più solido il tessuto produttivo”.

Abc sottolinea come sia importante “concordare strategie di medio e lungo termine con il settore manifatturiero, fiaccato, secondo il resoconto di Starnet Unioncamere, da costi energetici insostenibili e difficoltà di accesso al credito. Nella zona di Segromigno  in particolare, attenzione al calzaturiero, più in difficoltà di altri ma ancora vitale”.

Secondo il Movimento, poi, “il binomio innovazione-integrazione con il territorio va concepito in sinergia con la formazione  (nuove e rinnovate professionalità) ed internazionalizzazione delle ricerche e dei risultati”. E ancora “ripensare un nuovo modello di innovazione tecnologica e rapporto industria-accademia, da implementare con le attività del polo, in linea con quanto avviene in altri paesi europei e coerente con gli obiettivi del programma Horizon2020 della comunità europea che destinerà nei prossimi 5 anni 80 miliardi di euro a supporto di iniziative di ricerca e trasferimento tecnologico in Europa”.

Infine l’atto di umiltà: “A Capannori - conclude Abc - il futuro del Polo tecnologico potrà essere delineato solo a partire da una revisione della politica delle grandi opere. La nuova amministrazione si troverà sul tavolo un difficile  mosaico da comporre, con tessere ingombranti: un aeroporto che si dice in via di risanamento, ma al momento improduttivo; Palazzo Bocella (3,5 milioni) per una scuola di alta formazione che tuttavia entrerà  in funzione solo a settembre 2014. Insomma, una gravosa eredità per un bilancio già provato da mesi di campagna elettorale incentrata su lavori pubblici con effetti speciali e con l’ipoteca che dipende dalle politiche nazionali”.

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