Nella mattinata di ieri, 7 aprile, i militari della stazione dei carabinieri di Borgo Giannotti, si erano recati presso l'abitazione di un cittadino albanese, residente in via Castruccio Castracani per effettuare dei controlli relativi ad una indagine in corso sul territorio.
Giunti sul posto hanno suonato il campanello numerose volte, ma nessuno apriva. I militari, convinti però che all'interno dell'abitazione vi fosse qualcuno, hanno circondato la casa e, proprio mentre si stavano appostando sul retro della stessa, hanno notato aprirsi una persiana dalla quale un braccio tatuato lasciava cadere un sacchetto nel vicino fosso.
All'interno del sacco, subito recuperato, i militari hanno rinvenuto 12 grammi di cocaina.
Dopo insistenti tentativi di farsi aprire la porta finalmente l'albanese ha desistito ed ha così fatto entrare i militari, adducendo la scusa di non aver sentito suonare il citofono.
All'interno dell'abitazione, dove oltre al giovane c'erano 2 ragazzi di origine rumena, i carabinieri non hanno trovato stupefacenti ma, sull'avambraccio del proprietario di casa, Levonja Danjel, nato in Albania nel 1986 hanno riconosciuto il tatuaggio visto pochi minuti prima sporgersi dalla finestra. Questo è bastato ai militari per arrestare il giovane con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.