Mercoledì 16 aprile, alle 18 nell’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca (piazza San Martino, 7), il giornalista ferrarese Gian Pietro Testa presenta il suo ultimo libro “Il rocchetto di Ruhmkorff” (Minerva Edizioni).
Giornalista professionista in varie testate nazionali, Testa è stato, tra l’altro, inviato speciale de “Il Giorno”, de “L’Unità”, di “Paese Sera”. Ha diretto il quotidiano napoletano “Senzaprezzo” e la televisione regionale “NTV“. E’ considerato uno dei massimi esperti italiani di terrorismo, suoi articoli sono stati raccolti in antologie (Meridiani e BUR) e in enciclopedie. Ha fondato la scuola di giornalismo di Bologna e ha insegnato giornalismo all’Università di Ferrara.
Al rocchetto di Ruhmkorff, il primo trasformatore elettrico, è legato un ricordo indelebile del protagonista (e dell’autore): all’esame di maturità il professore di matematica e fisica chiese all’allievo la descrizione dell’oggetto mentre distrattamente leggeva un giornale sportivo. Non ascoltò la risposta, ma a un certo punto chiese arrogantemente “e allora?”. La domanda, con il tempo, divenne la rappresentazione del potere protervo, intorno al quale si svolge la trama del romanzo, che ha per protagonisti tre figure, il vecchio e dolentemente cinico scrittore Fraschenor, il pittore della domenica Michelangelo e la giovane e bella assistente sociale Wanda. Il racconto si svolge in una mattina di fine primavera assolata e ventosa su una spiaggia adriatica quasi deserta. La conclusione della storia, che è innanzitutto tentativo di dare voce al pensiero, è inaspettata, un colpo di scena che all’autore è servito per chiudere un “pastiche” letterario in cui di pagina in pagina il romanzo si sviluppa.
A presentare l’autore e il libro sarà il critico letterario professor Paolo Vanelli, mentre l'attrice Paola Lazzari ne leggerà alcuni brani. La presentazione si tiene in concomitanza con la mostra di Paolo Baratella “Compianto quattordicidiciotto - La Grande Guerra”, in corso nelle sale attigue all’auditorium fino al 4 maggio, aperta a ingresso libero con il seguente orario: dal lunedì al venerdì 15:30-19:30; sabato e domenica 10-13, 15:30-19:30.
Per info: www.fondazionebmluccaeventi.it; info@fondazionebmluccaeventi.it;
Gian Pietro Testa – Biografia
Ferrarese, Testa ha pubblicato giovanissimo due sillogi poetiche e una raccolta di racconti, con cui vinse, ventunenne, il primo premio dell’Accademia dei poeti di Roma. Giornalista professionista in varie testate nazionali, è stato, tra l’altro, inviato speciale de “Il Giorno”, dell’Unità, di Paese Sera. Ha diretto il quotidiano napoletano “Senzaprezzo” e la televisione regionale “NTV“. E’ considerato uno dei massimi esperti italiani di terrorismo, suoi articoli sono stati raccolti in antologie (Meridiani e BUR) e in enciclopedie; fu il primo giornalista a entrare nella sede della Banca dell’Agricoltura di piazza Fontana il 12 dicembre del ’69. Nel 1966 scrisse per Einaudi “La strage di Peteano”, libro inchiesta che anticipò la soluzione delle indagini della magistratura su quell‘evento. Ha pubblicato opere in poesia (tra queste: “Antologia per una strage“,“I canti di Focomorto”, “L’ultima notte di Savonarola”, “Il muschio del Nord”, “Una notte che la luna era morta”, “Via di Gatta marcia”). Tra gli altri scritti, “Lettera semiseria di un comunista al signor Dio Ill.mo”, “Un Po di colori”, “La poesia del tempo”. Ha pubblicato i romanzi “Il linciaggio”, “Don Rodrigo: il rapimento di Lucia”,“Io sono il milite ignoto”, e numerosi saggi politici e storici. Ha fondato la scuola di giornalismo di Bologna e ha insegnato giornalismo all’Università di Ferrara. E’ stato tra i fondatori del settimanale romano “Avvenimenti”. Per 14 anni è stato segretario dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna.