Il Sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini si rivolge ai segretari Coturri, Ghilardi, Bambini e Nannipieri. E lo fa con una lettera in cui chiede più coesione nella maggioranza, per proseguire un percorso di rinnovamento per la città.
Il dibattito pubblico e le polemiche delle ultime settimane, culminate con la revoca delle deleghe all'assessore Tuccori, mi hanno persuaso che - a quasi due anni di distanza dall'inizio di questa esperienza di governo - sia ormai indifferibile un chiarimento politico con le forze che sostengono l'Amministrazione Comunale, nell'ottica di continuare con forza l'azione della Giunta superando le difficoltà ed i contrasti che hanno contrassegnato gli ultimi mesi. Infatti, i ripetuti attacchi che sono stati mossi, anche da settori della maggioranza, all'Amministrazione e ai singoli assessori sono indice di un malessere che non intendo ignorare.
Ritengo, infatti, che una sottovalutazione della delicatezza di questa fase, nascondendo gli evidenti problemi politici presenti, rischierebbe di condurre ad una paralisi dell'attività amministrativa vanificando il progetto di rinnovamento e di buon governo con i quali ci siamo candidati, tutti insieme, a governare il nostro Comune.
La coesione delle forze di maggioranza è un requisito fondamentale per qualsiasi Amministrazione.
A Lucca, in questo particolare momento storico, in ragione delle ben note difficoltà economiche, della straordinaria rilevanza delle questioni tutt'ora aperte e alla luce della pesante eredità che ancora grava sulle nostre spalle, l'unità di intenti e la lealtà reciproca sono presupposti senza i quali ogni proposito di vero “cambio di passo” risulterebbe velleitario. Un cambio di passo che ha estremo bisogno di compattezza proprio perché si sta scontrando anche con la prevedibile resistenza da parte di settori tradizionalmente influenti nel nostro territorio.
Certo che dall'attuale situazione si possa – e si debba – ripartire con lo stesso entusiasmo che ha contrassegnato l'inizio di questa esperienza, sono altresì convinto che il rilancio del progetto che ha ottenuto la fiducia di quasi 24.000 cittadini lucchesi debba necessariamente passare per un'approfondita analisi delle criticità, sia politiche che amministrative, che oggi abbiamo davanti.
In primo luogo è innegabile che i mutamenti intervenuti negli ultimi mesi sia nel quadro politico nazionale che in quello locale, ci pongono di fronte alla necessità di verificare se gli equilibri nella compagine di governo siano ancora attuali o se, invece, debbano essere rivisti alla luce del mutato scenario.
Cionondimeno, è ovvio che ogni discussione sul punto trova come limite invalicabile nelle fondamentali prerogative che la legge attribuisce al sindaco, cioè la fiducia che deve essere da lui riposta negli assessori e la assoluta libertà con la quale egli ripartisce le deleghe nell'ambito della Giunta.
Vi è necessità, inoltre, di fare il punto sulle più importanti questioni di carattere amministrativo che la Giunta sta fronteggiando. E' noto che l'avvio dell'esperienza di governo del centrosinistra ha coinciso con uno dei momenti più delicati della storia della nostra città. Un momento nel quale l'Amministrazione comunale si trova a gestire questioni che, se risolte positivamente, possono realmente cambiare il volto della città nei prossimi decenni. Solo per citarne alcune, penso alla riscrittura del Piano Strutturale per mettere la parola fine ad una stagione di speculazione e rilanciare uno sviluppo urbanistico finalmente armonioso, ai progetti PIUSS da portare a termine e, più in generale alla partita della valorizzazione dei grandi contenitori pubblici e della loro integrazione con il contesto urbano - si pensi alla Manifattura, al Mercato del Carmine, al Mercato di Pulia ecc. - al futuro del Campo di Marte e dell'offerta socio-sanitaria dopo l'attivazione del nuovo ospedale San Luca, alla programmazione di un'offerta turistica e culturale adeguata ai tempi, ripartendo dal Teatro del Giglio, che consenta di rendere Lucca sempre più attrattiva nei circuiti mondiali, ai progetti per una mobilità finalmente moderna e sostenibile e a tutte le altre importantissime sfide che abbiamo davanti. Tutto questo nel bel mezzo di una gravissima crisi economica che impone al Comune di non abbassare la guardia sul fronte della spesa sociale.
E' inutile nascondere che la completa realizzazione di questo programma sta incontrando difficoltà di vario tipo. Pertanto, è urgente che l'azione amministrativa su tutte queste fondamentali partite sia rilanciata condividendo con la maggioranza, a partire dal programma elettorale, gli obiettivi e le linee strategiche che devono caratterizzare la prosecuzione del mandato.
Alla luce della esperienza di questi due anni, dovremo verificare quali sono le priorità su cui concentrare le sempre più scarse risorse economiche a disposizione del Comune, apportando all'occorrenza gli aggiustamenti che saranno ritenuti opportuni.