Caso Kedija Jemal. Una donna etiope chiede di lei: "Sono giorni che provo a contattarla, senza successo"

Nicolò Giusti
16/08/2013
Cronaca
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Se già la scomparsa della babysitter 32enne ha molti lati oscuri, difficilmente spiegabili, adesso il giallo sembra infittirsi ulteriormente.

Il 9 agosto, la donna è sparita. Si sono subito mobilitati Vigili del fuoco, Protezione Civile, Carabinieri, Polizia e numerose associazioni per rintracciarla. Dopo estenuanti ricerche è risultata essersi allontanata spontaneamente, ma sono ancora sconosciuti i motivi.

Pochi giorni fa, una donna etiope si aggirava per Mutigliano. Entrata in un negozio  di quella zona, ha chiesto al titolare se avesse per caso visto una donna di colore, sui 30 anni, fornendo una descrizione dettagliata che corrispondeva a quella Kedija Jemal.

"La sto aspettando già da un po'. Sono giorni che provo a contattarla, senza però alcuna risposta" ha detto al proprietario del negozio. Ciò avvalora la tesi di un allontanamento spontaneo della donna.

È stato effettuato uno screening delle donne etiopi censite in Provincia ed il negoziante ha asserito che una di queste era molto somigliante alla donna presentatasi presso il suo esercizio.

Stamane, 16 agosto, la donna è stata rintracciata, ma il negoziante ha escluso categoricamente che si trattasse della persona portatasi nel suo negozio.

 

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