Il nuovo Piano Strutturale sarà cucito addosso alla città e alle persone che la vivono con la stessa cura che mette un sarto nel realizzare un vestito su misura. Questo lavoro sarà portato avanti con concretezza, umiltà e determinazione, come ha detto l’assessore all’urbanistica aprendo il primo seminario della serie interdisciplinare “Verso il Piano Strutturale”. Una mattina di riflessione e ascolto sullo scenario dell’economia lucchese, in una Casa della Città gremita e attenta, che ha segnato l’avvio del processo di partecipazione ai nuovi strumenti urbanistici.
Il primo contributo conoscitivo è stato quello di Roberto Camagni, docente di Economia urbana al Politecnico di Milano, che ha evidenziato la necessità di ripensare il nostro sistema urbano in una scala di area vasta, al fine di padroneggiare il futuro, fare rete con le realtà vicine e divenire più attrattivi sul mercato globale. Ma da dove partiamo? Lo ha spiegato Roberto Camisi, segretario della CCIAA di Lucca, esponendo i dati raccolti dall’osservatorio locale e che rimarcano una crescita importante del turismo e delle strutture che operano nel campo della sanità e del sociale, ma al tempo stesso un’industria culturale da far funzionare meglio per raggiungere la media delle altre città toscane. Per centrare questi importanti obiettivi non è sufficiente la programmazione comunale, ma servono riforme statali che riattivino le nostre tre maggiori leve, i giovani, il manifatturiero e gli investimenti: ne è convinto Stefano Casini Benvenuti, direttore IRPET, che ha ricollocato in un quadro di riferimento generale le riflessioni, subito riprese mettendo l’accento sulla sostenibilità da Marco Frey, direttore dell'Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. A chiusura della prima parte dei lavori Massimo Riccaboni, docente di Economia e Management di IMT, ha insistito sull’elaborazione della crisi così come si fa con un lutto, ha detto, trattenendo sul territorio talenti e competenze per generare innovazione, anche in ambito pubblico.
Le istituzioni hanno accolto con vivace interesse gli interventi di analisi. Il sindaco di Lucca, consapevole dell’importanza che ha per un Comune capoluogo la redazione di un nuovo Piano Strutturale, ha posto l’attenzione sulla buona architettura, che genera sicurezza e buona qualità della vita e sull’obiettivo che questa amministrazione si è posta di arrivare a un'urbanistica non per specialisti, che elabori documenti accessibili e privi di oscurità interpretative. Il presidente della Provincia ripartirebbe dalla coscienza dei nostri beni ambientali e culturali, dalla riqualificazione delle periferie e da un nuovo piano delle funzioni per i contenitori recuperati in questi ultimi anni nel centro storico. Per il sindaco di Capannori oggi si apre per il Comune di Lucca una fase importante, di partecipazione e ascolto, che dovrà darsi dei tempi per poi arrivare a stringere e scegliere. Secondo lui è opportuno lavorare insieme, coordinarci, perché è il sistema della Piana e dare identità al territorio.
A breve sarà comunicato il calendario dei prossimi appuntamenti di “Verso il Piano Strutturale”: approfondimenti caratterizzati dall’intarsio di saperi e professionalità a servizio delle prospettive che la città merita.