Un coro al femminile per un napoletano a Venezia

Domenica 25 maggio alle 18 in Santa Maria Corteorlandini

20/05/2014
Cinema e Teatro
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Sarà il coro femminile Ensemble Coranto ad interpretare, domenica 25 maggio alle 18 nella chiesa di Santa Maria Corteorlandini (Lucca) l’”Alma Redemptoris Mater” e il “Miserere” del celebre compositore di scuola napoletana Tommaso Traetta, sotto la direzione di Jolando Scarpa e con l’accompagnamento degli archi dell'orchestra “Senza spine” di Bologna e del basso continuo di Davide Zanasi. Il concerto, a ingresso libero, è nel cartellone della 51ma Sagra Musicale Lucchese, il festival più longevo della città di Lucca ed una delle più prestigiose manifestazioni musicali regionali, organizzato dal Comune di Lucca, dalla Provincia di Lucca e dall’Arcidiocesi di Lucca con il sostegno di  Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, della Regione Toscana e la sponsorizzazione tecnica di Oleificio Rocchi, e diretto dal Maestro Luca Bacci.

Protagonista sarà la musica sacra del Settecento in una sua declinazione davvero insolita: due opere di Tommaso Traetta, capolavori della musica sacra veneziana, ma dall'impronta fortemente “napoletana”. L’”Alma Redemptoris Mater” si distingue infatti per le preziose dinamiche delle parti strumentali, che Traetta annota abbondantemente sul testo in un modo assai desueto per l’epoca, quasi volesse fissare sulla carta la “sua” interpretazione definitiva. Il “Miserere”, che prevede l'uso esclusivo di un coro femminile a tre voci accompagnate da archi e basso continuo, si caratterizza invece per le ampie fughe del coro e le semplificazioni delle parti orchestrali. In tempi moderni è stato proposto varie volte da Jolando Scarpa in Italia e a Budapest, riscuotendo sempre un caloroso consenso di pubblico e critica.

Il programma. Il concerto si aprirà con l'“Alma Redemptoris Mater per soprano, archi e basso continuo”, cantato dalla soprano Marzia Baldassarri. Seguono le dodici sezioni del “Miserere in fa minore per Soli, Coro femminile, Archi e basso continuo”: “Miserere mei Deus”, “Quondam iniquitatem meam”, “Ecce enim veritatem dilexisti”, “Asperges me hyssopo”, “Averte facies tuam”, “Redde mihi laetitiam”, “Libera me de sanguinibus”, “Domine labia mea aperies”, “Quoniam si voluissem sacrificium”, “Sacrificium Deo”, “Benignae fac Dominus”, “Tun acceptabis sacrificium”, “Gloria patri”.

Tutti i concerti sono a ingresso libero.
Per informazioni: 340.30.42.039, www.sagramusicalelucchese.com
www.facebook.com/SagraMusicaleLucchese
L'Ensemble Coranto è così composto. I Soprani I sono: Laura Barchetti, Vittoria Giacobazzi, Margherita Paoluzzi; i Soprani II: Alice Norma Lombardi, Anna Rita Pili, Anna Trotta; i Contralti: Matilde Polia, Erica Rompianesi.


La Sagra Musicale Lucchese è nata nel 1963 dall’intuizione di Don Emilio Maggini, monsignore e musicista che fino alla sua scomparsa ne ha diretto la programmazione. L’idea di una manifestazione che desse risalto e attenzione al repertorio di musica sacra sorse all’indomani del restauro e inaugurazione dell’organo della cattedrale di Lucca, San Martino, occasione che la città accolse con grandissimi entusiasmo e curiosità.
Da allora e per i successivi 50 anni, la Sagra Musicale Lucchese è stata evento culturale di riferimento a livello italiano per l’alto livello dei programmi artistici che non hanno mai mancato di proporre inediti, prime e grandi nomi del panorama internazionale, facendosi promotrice del meglio della produzione artistica contemporanea. Solo per fare un esempio, sono stati ospiti a Lucca Odile Pierre, organista e compositrice francese, Jean Guillou, organista di fama internazionale e titolare dell’organo di Saint Serge all’età di 12 anni, Arturo Sacchetti, già direttore del Coro da camera RAI e esperto di Lorenzo Pelosi e  Klemens Schnorr, organista titolare della Cattedrale di Friburgo.
La vocazione di promotrice della cultura musicale che ha mosso le attività della Sagra fin dai suoi albori è riconoscibile nella ricerca di repertori di musica sacra del passato spesso sconosciuti. Don Emilio Maggini ha riscoperto e catalogo innumerevoli e a volte indecifrabili fonti storico-musicali, rendendole eterne grazie alle incisioni realizzate in collaborazione con la casa editrice Bongiovanni di Bologna. L’attenzione allo studio della cultura musicale promosso dal sacerdote-musicista, che è diventato anche mission della Sagra, è diffondere l’educazione musicale a tutti, partendo dalle scuole primarie, visione che si è diffusa solo a partire da molti anni dopo la nascita della manifestazione. Erano infatti ben chiari a Don Maggini, in tempi del tutto non sospetti, la centralità e il valore dell’educazione musicale. Fu lui a volere un coro di voci bianche per la città, diretto prima da Giulia Biagetti e successivamente da Sara Matteucci, che ha aperto la strada a tanti ensemble corali e alle tante scuole di musica che negli ultimi 20 anni sono nate e cresciute sul territorio. Un Maggini precursore, dunque, della diffusione dell’educazione musicale come formazione fondamentale e base culturale condivisa, e musicista la cui intuizione ha con gli anni contribuito allo sviluppo di un ricchissimo humus di associazioni ed attività musicali, che insieme hanno portato oggi la città ad essere definita “Lucca città della musica”, che è insieme un riconoscimento specie-specifico, territoriale, culturale e di promozione turistica. La Sagra Musicale Lucchese, grazie al suo direttore, ha saputo valorizzare e far riconoscere quell’identità musicale propria del DNA della città che altrimenti sarebbe potuta rimanere invisibile.
La direzione artistica della Sagra è dal 2009 in mano al Maestro Luca Bacci, indicato dopo la morte di don Maggini come suo "erede artistico", avendo collaborato con lui negli ultimi anni della sua attività.

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