Si è svolto martedì sera (20 maggio) a Capannori, il confronto a 4 tra candidati. Anzi, a 3.
Divenuto poi un testa-testa tra Maria Pia Bertolucci e Luca Menesini.
Poi di nuovo in 4 sul palco di Artè quando Palazzi (ABC) e Pini (5 stelle) sono rientrati.
Per poi andarsene di nuovo.
In tutto ciò, all'esterno del teatro, una folla di circa 150 persone urlava ed inveiva contro chiunque si trovasse all'interno dell'edificio.
È questo il breve riassunto di quello che doveva essere un confronto a 4 tra i candidati sindaco di Capannori.
Il luogo scelto, per questioni di sicurezza pubblica, può accogliere sino a 170 persone. Numero che non si può eccedere.
Una volta satura la sala, chi non ha trovato posto a sedere è stato letteralmente chiuso fuori, al di là del cancello di ingresso.
Inevitabile l'ira di coloro che sono rimasti all'esterno che hanno iniziato ad inveire contro tutto e contro tutti sfoggiando un ricercato, colorito e vario turpiloquio che per ovvie ragione preferiamo omettere.
Ma, come si dice nel mondo dello spettacolo, citando l'immortale Freddie Mercury, "The show must go on".
Già. Ma il candidato pentastellato mancava all'appello.
Pini, infatti si è presentato nella sala pochi istanti prima della diretta. Ha salutato, ha fatto presente che per protesta non avrebbe partecipato e, dopo aver girato i tacchi, se n'è andato.
Fuori 1, ne restano 3.
Se non fosse che anche la Palazzi, a sostegno di coloro rimasti fuori, ha deciso di abbandonare il confronto.
Alle 21.30 dei 4 candidati ne erano rimasti solo 2 sul palco.
Gli altri 2 hanno improvvissato un comizio in notturna.
Un tête-à-tête, 1 vs 1, un heads up inaspettato e spiazzante. Tanto che Egidio Conca moderatore della serata, che nonostante le difficoltà ha dimostrato freddezza e controllo, ha avanzato l'ipotesi di sospendere il confronto.
Si sono mostrati invece convinti a proseguire Menesini e Bertolucci.
Ma anche in sala il clima si è rivelato scottante e a tratti teso, con entrambi i candidati più volte interrotti dal pubblico delle, è il caso di dirlo, "fazioni rivali".
Tanti i temi toccati come le tasse (argomento introdotto da Remo Santini), collaborazione tra Lucca e Capannori (domanda posta da Gianluca Testa), Polo Nanotecnologico, sanità etc etc... Ma spesso, ad ogni risposta o anche solo ad ogni cenno di risposta, scattavano fischi, commenti e grida di protesta.
La situazione accesa all'esterno di Artè ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine.
Sul posto infatti Polizia, Digos, Municipale e Carabinieri si sono presentati per garantire la sicurezza di tutti i presenti.
L'intero confronto è stato accompagnato dai cori offensivi provenienti dall'esterno, inneggianti quando alla Bertolucci, quando a Menesini, quando ai giornalisti presenti in sala, quando al pubblico seduto.
"Buffoni", "Venite fuori", "Vi si aspetta qui", "Corrotti", "Avete ucciso la democrazia" e chi più ne ha più ne metta.
A sorpresa, quasi a conclusione, sono tornati sul palco Pini e Palazzi per il proprio invito al voto.
E invece no.
I due, dopo un poco chiaro andirivieni, hanno regalato un altro colpo di scena, perché sia la candidata di ABC che il portavoce 5 stelle hanno espresso le loro motivazioni per la "diserzione" del confronto, asserendo di aver boicottato l'evento per sostenere tutte le persone rimaste chiuse fuori.
A fine serata i presenti in sala sono usciti tra i fischi e gli insulti degli esclusi, compresi i candidati, tranne Menesini che ha utilizzato un'uscita di servizio.
Le elezioni sono ormai alle porte e il clima elettorale sembra farsi sempre più scottante.