Da Padova a Lucca a scuola di gastronomia. La visita guidata dell'Università di Padova dà inizio ai 100 giorni di Palazzo Boccella, il programma estivo che animerà il palazzo rinascimentale di San Gennaro fino a settembre.
Proprio in questi giorni, infatti, la Fondazione Palazzo Boccella ha ospitato quaranta studenti del secondo anno del corso di laurea triennale in Scienze e Cultura della Gastronomia e della Ristorazione dell'Università di Padova. Una sorta di scuola estiva, voluta fortemente, oltre che dal presidente della Fondazione, Romano Citti, anche dai professori dell'Ateneo padovano, Andrea Menini, docente di Business plan e Michela Zago, docente di Anthropology of food.
Nell’ambito dell’insegnamento di economia aziendale gli studenti hanno così incontrato diversi imprenditori e hanno visitato aziende dell’alta Toscana per discutere di modelli di business per l’enogastronomia.
Uno scambio culturale e di studio reso possibile grazie alla collaborazione di varie e importanti realtà enogastronomiche della provincia di Lucca: dalla Fattoria di Fubbiano, che ha ospitato metà dei partecipanti, alla Tenuta di Valgiano, che ha organizzato una degustazione tecnica a base di vini di sua produzione. Dalla cena a base di carni locali, organizzata dalla famosa Macelleria Masoni del Nobile Beccaio (Michelangelo Masoni) di Viareggio all’incontro con Cristiano Tomesi del ristorante L'Imbuto di Lucca, passando per una cena degustazione con piatti della vecchia tradizione lucchese, preparata dalla Trattoria Da Mi Pa' di Gragnano.
Infine, il Bagno Florindo di Viareggio con le sue specialità di pesce e tante altre visite guidate in cantina. Così nella Tenuta Castello di Nipozzano dei Marchesi de' Frescobaldi, nell'azienda Savini Tartufi di Peccioli e al Ciocco di Barga. Il Comune di Capannori ha patrocinato l’intera iniziativa.
Il corso di laurea padovano offerto dal lavoro congiunto del Dipartimento di Agronomia Animali Alimenti Risorse Naturali e Ambiente (DAFNAE), del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali (DSEA) e del Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità (DiSSGeA) propone di fornire conoscenze e formare capacità professionali che garantiscano una visione completa delle attività e delle problematiche legate ai settori della gastronomia e della ristorazione. Il laureato in SCGR ricoprirà ruoli tecnico-organizzativi (es. assistente al direttore, responsabile di struttura, project manager) in un ristorante, in un’azienda di catering o della distribuzione che offra prodotti tipici; oppure ruoli comunicativi (es. giornalista eno-gastronomico, creativo pubblicitario) presso i mass media o imprese del settore alimentare-gastronomico-ristorativo. In ogni caso dovrà essere in grado di integrare competenze tecnico-scientifiche con conoscenze economiche e storico, culturali e antropologiche.