Case popolari: stamani la consegna di 36 alloggi

Autorità e tanti cittadini stamani alla doppia consegna degli alloggi Erp a Montuolo e Pontetetto

La Redazione
09/06/2014
Attualità
Condividi su:

Doppio taglio del nastro stamani a Montuolo, dove sono stati consegnati 10 appartamenti di Edilizia residenziale pubblica e a Pontetetto, dove sono stati 26 gli alloggi assegnati ad altrettanti nuclei familiari.

Per quanto concerne le abitazioni di Montuolo, cinque sono state occupate da altrettante giovani coppie, in base alla graduatoria aperta da due anni e che con l’assegnazione di stamani è stata del tutto esaurita; mentre i restanti cinque appartamenti sono stati affidati a famiglie della graduatoria generale pubblicata lo scorso gennaio.

A Pontetetto 26 sono state le assegnazioni suddivise tra famiglie appartenenti alla graduatoria generale, famiglie che già abitavano in case popolari del quartiere che sono state abbattute perché fatiscenti e che sono state sostituite dalle nuove abitazioni. Alcuni assegnatari sono invece nuclei che, abitando già una casa popolare, hanno chiesto di andare in un appartamento più piccolo per lasciare quello già occupato a famiglie più numerose.

Una breve cerimonia ha sottolineato questa importante consegna stamani, prima a Montuolo e poi a Pontetetto al quartiere Giardino, alla presenza di tanti cittadini. Tra le autorità, oltre al sindaco Alessandro Tambellini e l’assessore alle politiche abitative Antonio Sichi, c’erano il sottosegretario Domenico Manzione, il presidente di Erp Francesco Franceschini, il Prefetto Giovanna Cagliostro, l’onorevole Raffaella Mariani e il segretario generale dell’Autorità di Bacino del fiume Serchio Raffaello Nardi.

Per Pontetetto da registrare una novità che interesserà il contratto di Quartiere. Nei giorni scorsi infatti l’amministrazione comunale ha proposto al Ministero per le Infrastrutture che è titolare del finanziamento risalente a dieci anni fa, una variante che si pone come obiettivi generali la riqualificazione degli spazi pubblici, in modo da aumentare le occasioni di socializzazione e lo svolgimento di una serie di servizi e attività, come la formazione e la mediazione sociale.
Nella fattispecie si propone di non abbattere più, ma di recuperare l’edificio conosciuto come “Stecca”, dove l’amministrazione comunale intende ricavare 15 alloggi da destinare all’emergenza abitativa. Viene quindi rivisitato il progetto iniziale della piazza, che sarà ridimensionata nei volumi, mantenendo intatta la sua funzione di cerniera e di spazio di aggregazione, così come era stata pensata. Altro punto qualificante consiste nel recupero del campo da calcio tra piazza Ombrina e le case a schiera e nella realizzazione di una zona dedicata in particolare alla socializzazione delle persone anziane nell’area verde prospiciente via delle Gardenie, dove si prevede la realizzazione di ‘orti sociali’. Infine nell’area adiacente ai servizi la nuova variante prevede un parco attrezzato per le famiglie. In questa ottica l’amministrazione comunale ha proposto al Ministero per le Infrastrutture il recupero dell’ex presidio della Polizia Municipale, che dovrebbe diventare la nuova sede delle attività di mediazione sociale gestite dalla Fondazione Casa Lucca che attualmente ha sede al civico 180 dello Steccone: nella nuova collocazione infatti la mediazione troverebbe un ambiente non solo più decoroso, ma anche più adatto  all’attività svolta.

La proposta di variante che il Comune di Lucca ha fatto pervenire al Ministero è a costo invariato: togliendo infatti peso ad alcune realizzazioni come quella della piazza, si intende intervenire con i denari così recuperati a spalmare nel quartiere una serie di servizi volti alla socializzazione degli abitanti del quartiere stesso.
Ora il Ministero delle Infrastrutture dovrà dare una sua risposta in merito alla variante. Se, come l’amministrazione comunale spera e ritiene, ci sarà un riscontro positivo, si potrà avviare la realizzazione dei progetti.

Leggi altre notizie su LuccaCittà.net
Condividi su: