È stata una telefonata con la scusa di chiamare la banca fatta da Danilo De Vito al fratello Ermete, maresciallo in servizio a Lucca, a mettere in moto l'ambasciata italiana a Bangkok consentendo di tornare liberi ai due italiani rapiti da poliziotti corrotti.
È stato il comandante dei Carabinieri di Lucca, colonnello Stefano Fedele, ad avvisare l'ambasciata. I due turisti, De Vito, 51 anni, e Antonio De Muro, 62 anni, romani, sono ora sotto scorta in attesa del processo.