Bilancio, tagli per oltre 4 milioni. Tambellini scrive a Renzi

La Redazione
21/10/2014
Attualità
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Oltre 4.000.000 euro: a tanto ammonta lo squilibrio di Bilancio previsto per il prossimo anno alla luce dei tagli operati dal Governo e di quelli annunciati all’interno della Legge di Stabilità.

Una cifra allarmante per un Comune come quello di Lucca, che risulta fra i 20 Comuni capoluogo con la minore spesa per il personale; che ha avviato una seria riorganizzazione delle partecipate; che fin dall’insediamento della giunta Tambellini ha lavorato per tagliare i costi diretti ed indiretti della politica; che ha chiesto nell’ultimo Bilancio uno sforzo straordinario a imprese e cittadini in tema di fiscalità salvaguardando le fasce più deboli; che ha sviluppato un’attività di recupero dell’evasione e di revisione delle rendite catastali in modo da renderle più aderenti alla realtà e più eque.

Uno sforzo importante dunque messo in campo dall’amministrazione comunale, che tuttavia viene oggi messo in discussione dai nuovi tagli imposti dal Governo centrale i quali rischiano in maniera concreta di incidere sul vivo dei servizi erogati ai settori più deboli dei cittadini, finendo col determinare un cambiamento radicale del ruolo del Comune nel territorio.

Da qui l’iniziativa dell’amministrazione comunale. Il sindaco Tambellini stamani ha consegnato nelle mani del Prefetto di Lucca una lettera indirizzata al capo del Governo in cui in sintesi si sostiene che il Comune intende fare tutta intera la propria parte, ma chiede di non doversi far carico di tagli provenienti dalla Regione e domanda per quale motivo il Comune debba continuare a pagare per servizi e attività che sono di prevalente o esclusiva competenza statale: nella fattispecie le spese per gli uffici giudiziari (2milioni di euro a carico del Comune) e l’Istituto musicale “Luigi Boccherini” che dopo essere stato qualificato dal Miur nel 2006 come "Istituto Superiore di Alta Formazione", continua a gravare sul bilancio comunale per circa 2 milioni di euro.

“I cittadini ci hanno eletti per affidarci il governo della città – dichiara il sindaco – e giustamente ci pongono domande in termini di quantità e qualità dei servizi. Ma le nostre armi risultano sempre più spuntate. Perché dopo la spendig review sacrosanta, dopo i tagli ai costi della politica che ho voluto applicati fin da subito con la riduzione delle indennità mia e degli assessori, dopo tutto il lavoro fatto e che ancora stiamo facendo sulle aziende partecipate e dopo avere chiesto un ulteriore sforzo ai contribuenti con l’ultimo Bilancio; dopo tutto questo restano i servizi, e andare ad incidere sui servizi per un sindaco significa far fare un passo indietro al proprio comune. Per questo siamo molto preoccupati e chiediamo al Presidente del Consiglio, che siamo sicuri ben comprende la nostra situazione, di fare di tutto per evitare che sui Comuni si scarichino anche le conseguenze di tagli che competono ad altri livelli istituzionali”.

Tagli al Bilancio: Scheda tecnica

Tagli 2014 subiti
Decreto legislativo 66 tagli di circa 800.000 euro, coperti con la variazione di bilancio del 7 ottobre scorso.
Comunicazione relativa al saldo 2011 per la copertura delle “spese per gli uffici giudiziari” da parte del Ministero di Grazia e Giustizia pari al 28,18 % della spesa effettiva, come da rendiconto approvato. La proiezione della stessa percentuale sugli anni successivi determinerebbe uno squilibrio in conto residui di circa 150.000 euro e uno in conto competenza 2014 da coprire con l’assestamento del prossimo 30 novembre per circa 1.000.000 euro.

Tagli 2015 previsti
Decreto legislativo 66 per il 2015, tagli stimati in circa 1.200.000/1.300.000 euro da coprire nel preventivo 2015.
Le previsioni della Legge di Stabilità, applicando la stessa proporzione prevista nel decreto 66, comporta tagli aggiuntivi di circa 2.500.000/2.700.000 euro da coprire nel preventivo 2015.
C'è poi il rischio concreto che i tagli effettuati dalla Legge di Stabilità verso le Regioni finiscano per essere scaricati sui Comuni, in particolare negli ambiti del sociale e del trasporto pubblico locale, per un importo al momento non quantificabile.

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