Ad allertare il 112 è stata una vicina di casa che intorno alle ore 20:00 di ieri, mercoledì 22 ottobre, ha notato dalla finestra un uomo in evidente stato confusionale che farfugliava traballante sul ciglio della strada.
Una pattuglia di Carabinieri si è precipitata sul posto, nei pressi del cavalcavia di San Donato, per verificare cosa stessa accadendo.
Al loro arrivo i militari hanno subito notato una pozza di sangue proprio sotto il balcone di casa dell'uomo che, farneticante, si reggeva a stento in piedi dall'altro lato della strada ancora sanguinante.
Il 43enne, disoccupato, si era prima chiuso a chiave all'interno della propria camera da letto, nell'abitazione dove vive con la ex-moglie, per poi gettarsi dal terrazzo - posto al secondo piano del condominio - con intento suicida.
Nella caduta l'uomo ha riportato una grave frattura del cranio, ma fortunatamente non è in pericolo di vita.
Ignote le cause dell'estremo gesto, forse di natura sentimentale o altrettanto probabilmente legate alla droga. E' stato infatti trovato in possesso di una dose di eroina – per cui sarà segnalato in prefettura quale assuntore di stupefacenti – e ha inoltre rifiutato di sottoporsi agli esami tossicologici.