A Lucca il primo festival dedicato agli audiodocumentari

17/11/2014
Arte
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Dal 20 al 22 novembre 2014 torna a Lucca la seconda edizione del festival Audiodocumentari in città con sei ascolti e altrettanti incontri con l’autore per riflettere sulla realtà e sulla contemporaneità.
L’iniziativa è stata presentata oggi (lunedì 17 novembre) a Palazzo Ducale dall’assessore provinciale alla pubblica istruzione Mario Regoli e dagli organizzatori Flavia Piccinni e Leonardo Romei.

Il festival si conferma l’unico appuntamento italiano interamente dedicato all’audiodocumentario e quest’anno ha come tema le emarginazioni, storie di confine che spesso non trovano spazio sulle pagine dei giornali o nei titoli dei telegiornali. Sono storie declinate attraverso la voce di un detenuto omosessuale del carcere di Bologna (audiodoc rielaborato appositamente per Lucca 2014), attraverso le fughe dei profughi che cercano di arrivare in Europa ogni giorno superando frontiere di mare e di ferro (audiodocumentario dal vivo finalista al prestigioso Prix Europe), con i singhiozzi e le gioie delle donne africane vittime di escissione che hanno avuto il coraggio di ribellarsi (audiodoc vincitore del premio UNAMSI, in programma in vista del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne). È previsto un appuntamento “EXTRA”: un giro di mura con audiodocumentario.

Il festival che coinvolgerà anche quest’anno le scuole e il carcere di Lucca – la scorsa edizione con oltre trenta ore di appuntamenti aveva coinvolto 100 studenti e quaranta detenuti – è gemellato con il Festival Italiano del Documentario Sociale di Arezzo e la rassegna sonora Ascoltami.
«L'ascolto – ha dichiarato l’assessore provinciale Mario Regoli - è un'arte, una disciplina la cui pratica è utile e necessaria a tutte le età, in tutti i contesti della vita, di quella privata come di quella pubblica. In questa nostra epoca dominata dall'immagine e dalla velocità, l'ascolto è sempre più raro, sembra diventato anche più difficile, sicuramente richiede una scelta e un impegno. Ecco allora che un'iniziativa come “Audio documentari in città”, che si muove coraggiosamente "in controtendenza" rivendicando il valore dell'ascolto, rappresenta un'occasione preziosa per tutti coloro che potranno farne esperienza. In particolare penso agli studenti che potranno scoprire e sperimentare le potenzialità comunicative dell'ascolto e della parola e che lo potranno fare rispetto a un tema di scottante attualità come quello dell'emarginazione che ha molto a che fare con la capacità e la volontà di ascoltare “l'altro”, per comprenderne la storia, senza paura».

PROGRAMMA

20 NOVEMBRE 2014
Ore 11:00 Auditorium Agorà
Ore 13:30 Casa Circondariale Lucca San Giorgio

Chiusi Fuori
Regia, composizione sonora, idea: Marzia Ciamponi
Durata: 29’04’’
Per un ragazzo nordafricano la possibilità di vivere in Europa rappresenta un sogno. Per Lyas, studente algerino, il sogno si realizza tramite una borsa di studio. Purtroppo la realtà non è mai come la si immagina, e ben presto il sogno di Lyas si infrange: una lingua straniera, l’università con le sue regole burocratiche difficilmente comprensibili, l’ingenuità di un ragazzo di vent’anni sono le componenti che portano Lyas a perdere tutto in poco tempo. Potrebbe tornare a casa, ma il suo orgoglio arabo non glielo permette. Così sceglie la via più facile: due consegne al mese... Questo gli consentirà di restare in Italia, pensa, con un tetto sopra la testa e la possibilità di continuare a studiare. Ma quel “lavoro” dura poco, e Lyas viene arrestato. Fortunatamente nell’inferno del carcere incontra due angeli custodi, le volontarie Paola e Chiara. E ricomincia a sperare.
Versione inedita costruita appositamente per Audiodocumentari in Città 2014.

21 NOVEMBRE 2014
Ore 11:00 Auditorium Agorà
Ore 13:30 Casa Circondariale Lucca San Giorgio
Ore 18: Auditorium Agorà

Questo Mare è di Piombo
Regia, composizione sonora: AMISnet
Durata: 48’
Ideatori e interpreti dal vivo: Marzia Coronati, Andrea Cocco, Marco Stefanelli.
Questo Mare è di Piombo è un racconto collettivo dai margini della Fortezza Europa. Dal filo spinato a lame taglienti di Melilla, la città bastione che difende i confini europei in terra d’Africa, alle logore tende del campo fantasma di Choucha, in Tunisia, le voci
del sarto Amidou, del giovane Nabil e di tanti altri aiuteranno a capire cosa significa partire alla volta dell’Europa, guidando l’ascoltatore attraverso le tante terre di nessuno disseminate sulle coste del Mediterraneo: luoghi in cui il tempo è sospeso e si resta in attesa di una porta, di uno spiraglio, di una crepa che permetta di passare alla tappa successiva. L’Audiodoc è stato nominato al prestigioso Prix Europa 2014 di Berlino come migliore opera radiofonica d’attualità.
 
21 NOVEMBRE 2014
Ore 11:00 Auditorium Agorà – interviene Anna Maria Medri (La Città delle Donne)

Un minuto due appena
Regia, composizione sonora, idea: Andrea Cocco
Durata 30'23''
Sotto un albero, nel villaggio di Djannà, in Mali, Animatà racconta di come è diventata una tagliatrice, la donna a cui tutte le famiglie della zona si rivolgono per l’escissione delle loro figlie o nipoti. Parole simili, e altrettanto dolorose, sono quelle pronunciate da Marietou Sanou incontrata a Ouagadougou, in Burkina Faso.
Animatà e Marietou sono solo alcune delle voci raccolte nel viaggio sonoro tra Mali e Burkina Faso compiuto da Andrea Coco sulle tracce delle mutilazioni genitali femminili. Un percorso che incrocia venditori di afrodisiaci, imam, uomini costretti a denunciare e a mandare in carcere le proprie madri pur di evitare l’escissione delle proprie figlie. L’audiodocumentario ha ottenuto il riconoscimento come migliore opera per la categoria Radio e Televisione al premio giornalistico indetto dell’UNAMSI.

21 NOVEMBRE 2014
Evento EXTRA
Baluardo San Colombano, ore 17:00
Giro di Mura con Audiodocumentari in Città. I partecipanti riceveranno un dispositivo mobile per ascoltare un audiodocumentario facendo in gruppo un giro di mura. Protagonista del lavoro, inedito, sarà Pier Paolo Pasolini le cui parole sono state ideale ispirazione del tema del Festival. Perché l’emarginazione sta dove uno meno se l’aspetta. E “la vera morte sta nel non essere più compresi”.

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