Allattamento al seno, 10 anni di alleanza tra Regione e Unicef

05/12/2014
Attualità
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Il primo protocollo era stato firmato nel 2004. Ora, a dieci anni di distanza, l'intesa tra Regione Toscana e Unicef viene rinnovata e integrata, per rafforzare le politiche e le azioni di sostegno all'allattamento materno. Stamani (5 dicembre) l'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni e il presidente dell'Unicef Italia, Giacomo Guerrera, hanno siglato un protocollo d'intesa tra Regione Toscana e Comitato italiano per l'Unicef-Onlus, per la protezione, la promozione e il sostegno dell'allattamento al seno. L'intesa è stata firmata a conclusione di un convegno che si è tenuto nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, dal titolo "Allattamento materno. Le alleanze per crescere. Dieci anni di intesa tra Regione Toscana e Unicef Italia". Dopo Marroni e Guerrera, il protocollo è stato firmato anche dai direttori generali, o loro rappresentanti, di tutte le aziende sanitarie toscane.

"Un grazie all'Unicef, siamo davvero onorati per la vostra presenza e per la firma comune di questo rinnovato impegno - ha detto l'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni - Un impegno che parte da lontano: questa di oggi è una data significativa, che segna dieci anni di lavoro comune. Quella che abbiamo lanciato dieci anni fa è una sfida ambiziosa. Tanti i progetti messi in campo dalla Regione e dalle aziende. Poi i buoni principi hanno bisogno di gambe, di persone che ci lavorano. Grazie a questo impegno, negli anni abbiamo raggiunto importanti risultati. Questo protocollo propone ulteriori azioni congiunte Regione-Unicef. In queste settimane sono avvenuti incidenti di percorso, che però non devono distoglierci dal fatto che decine di migliaia di persone lavorano con impegno e passione per continuare a promuovere e sostenere l'allattamento al seno".

"Un sentito ringraziamento alla Regione Toscana - è la dichiarazione del presidente di Unicef Italia Giacomo Guerrera - Il rinnovo di questo impegno è molto importante, vuol dire che quello che è stato fatto finora ha dato buoni risultati, e si rilancia per raggiungere obiettivi nuovi. L'impegno dell'Unicef per l'allattamento materno inizia fin dalla nascita del nostro Comitato, e la Toscana è la prima Regione ad aver condiviso con noi l'impegno in questo senso. Il tema dell'allattamento al seno è un intervento prioritario, un progetto che portiamo avanti in tutti i Paesi del mondo. Per promuovere l'allattamento al seno non bastano le tre giornate in cui mamma e bambino restano in ospedale, bisogna lavorare sulla comunità e sul territorio. Fondamentale la formazione degli operatori e dei genitori. Episodi spiacevoli come quello che si è verificato in Toscana nelle ultime settimane avvengono un po' dappertutto, l'importante è non abbassare la guardia. Questi comportamenti devono essere messi all'indice, e vanno invece diffuse le buone pratiche".

La realtà lucchese, come è emerso dal convegno, è all’avanguardia da questo punto di vista.

L'ospedale di Lucca, grazie al grande lavoro effettuato da tutti gli operatori della Pediatria e dell'Ostetricia, ha infatti ottenuto dall’Unicef già nel 2008 il riconoscimento di “Ospedale amico dei bambini" e ha garantito negli anni iniziative di promozione, protezione e sostegno all'allattamento al seno.

Il personale delle strutture ospedaliere dell'Azienda USL 2 Lucca che entra in contatto con donne assistite ha la responsabilità di promuovere, proteggere e sostenere questa buona pratica e pertanto ricevono una specifica formazione.

Sono quindi stati attivati percorsi facilitanti il contatto madre-bambino.

Al Punto Nascita di Lucca, che applica il decalogo per l'allattamento al seno, gli operatori sanitari, ginecologi, ostetriche, pediatri, infermiere, agiscono affinché la prima poppata avvenga nella stessa sala parto o nell'ambiente nel quale la madre trascorre l'immediato periodo post-partum.  E' importante attaccare al seno il neonato nel più breve tempo possibile dopo il parto, perché la stimolazione precoce del seno favorisce una più rapida e abbondante produzione di latte materno, oltre allo stabilirsi di un legame stretto e dolce col bambino.

Inoltre il neonato viene sistemato nella stessa stanza della madre, in modo che stiano insieme 24 ore su 24 (rooming-in), in modo da favorire l'inizio dell'allattamento al seno e l'attaccamento madre-bambino.

La neo-mamma è supportata nelle prime cure del neonato da personale qualificato, sempre a disposizione, per il sostegno all'allattamento al seno.

Il latte materno è, infatti,  il migliore per il bambino: lo nutre in modo completo e lo protegge da molte malattie ed infezioni. E' pratico, sempre pronto ed alla giusta temperatura, semplice, economico, in una parola perfetto. La maggior parte di bambini, infatti, non ha bisogno di altri alimenti o bevande fino a sei mesi compiuti.

Allattare al seno è, prima di tutto, un gesto d'amore. E' il modo più naturale per continuare quel rapporto speciale e unico che si è creato tra la donna e il bambino durante la gravidanza. E' un momento ricco di emozioni, che crea un legame intenso, aiutando la mamma e il piccolo a conoscersi l'un l'altro e a crescere ed è vantaggioso anche per la salute della donna.

A Lucca è presente, inoltre, la Banca del Latte Umano di Lucca, una delle prime nate a livello nazionale, che permette di raccogliere ogni anno centinaia di litri di questo prezioso alimento, da utilizzare poi per quei bambini che ne hanno necessità.

Grazie alla disponibilità di queste mamme il latte viene raccolto, in reparto e a domicilio. Dopo alcuni passaggi necessari (lo stoccaggio, il congelamento, la pastorizzazione, il controllo qualità)  avviene la somministrazione ai neonati che ne hanno bisogno.

Negli ultimi anni è stato realizzato anche un gruppo di sostegno per l’allattamento al seno, un progetto che ha reso l’ospedale di Lucca sempre più “amico del bambino”.

All’interno del gruppo ci sono, oltre ad operatori sanitari, alcune mamme (madri-sostegno) opportunamente formate, che fanno conoscere la loro esperienza e la mettono a disposizione delle donne in gravidanza non ancora orientate sull’alimentazione del bambino in arrivo. Viene attuato un ricambio continuo di madri-sostegno e lo scopo dell’iniziativa è quello di offrire alle mamme che allattano un valido supporto sul piano tecnico-scientifico e un sostegno sul piano psicologico individuale e familiare.

Tra le ultime iniziative adottate in questo settore insieme ad Unicef c’è quella legata ai baby pit stop. Si tratta di ambienti protetti, in cui far sentire a proprio agio le mamme, che possono  in tutta libertà e tranquillità allattare il loro bambino e provvedere al cambio del pannolino. A Lucca il progetto è stato accolto in maniera molto positiva da molti commercianti.

 

Il protocollo Regione Toscana - Unicef Italia sull'allattamento

Con il protocollo siglato stamani, Regione Toscana e Unicef Italia celebrano 10 anni di collaborazione e rinnovano l'intesa per operare congiuntamente per la promozione, il sostegno e la difesa dell'allattamento al seno.

Tra gli impegni assunti, l'estensione della rete di Ospedali e Comunità Amici dei Bambini; il sostegno del ruolo dell'Osservatorio Regionale per l'allattamento al seno; la promozione della conoscenza e del rispetto del Codice internazionale per la commercializzazione dei sostituti del latte materno; la formazione di operatori e genitori; la creazione di spazi dedicati e protetti per l'allattamento nelle strutture sanitarie e nei luoghi pubblici (stazioni, aeroporti, ecc.), aderendo al progetto "Baby Pit Stop" dell'Unicef.
 

La Toscana e la promozione dell'allattamento materno: dieci anni di storia

La promozione dell'allattamento materno è considerata, a livello internazionale, uno dei principali indicatori dello stato di salute di una popolazione, nonché uno degli interventi per la salute materno-infantile più rilevanti in termini di efficacia e con il più alto rapporto beneficio-costo.

L'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha individuato nel miglioramento della qualità della vita della madre e del bambino uno degli obiettivi sanitari prioritari a livello mondiale, indicando nella promozione dell'allattamento materno una scelta di salute fondamentale.

Coerentemente con queste indicazioni, la Regione Toscana ha promosso e sostenuto, si può dire da sempre, l'allattamento materno, quale scelta fondamentale per la salute della mamma e del bambino. Tutti i Piani sanitari della Toscana hanno sempre considerato prioritaria l'attenzione al percorso nascita e assunto l'impegno di sostenere e promuovere l'allattamento al seno.

Il protocollo d'intesa stipulato con l'Unicef nel 2004 segnò l'inizio. La sfida era ambiziosa: far diventare la preferenza per l'allattamento materno una cultura, delle persone, dei servizi, delle comunità presenti nella società toscana. Da qui sono nate azioni e scelte che hanno coinvolto migliaia di operatori, professionisti, mamme, genitori, famiglie. Sempre nel 2004 fu istituito l'Osservatorio regionale dedicato al Coordinamento e alla promozione dell'allattamento materno nei punti nascita e nel territorio della Toscana.

A dieci anni di distanza, la Toscana mantiene tra le azioni strategiche per l'assistenza e il percorso materno infantile, la promozione dell'allattamento materno.
 

Gli Ospedali Amici dei Bambini

Il Programma Ospedali & Comunità (strutture socio-sanitarie territoriali) Amici dei Bambini è un programma internazionale promosso dall'Unicef. Entrano a farne parte quelle strutture che migliorano le pratiche assistenziali, rendendo protagonisti i genitori e sostenendoli nelle scelte per l'alimentazione e la cura dei proprio bambini.

Un ospedale e un territorio ottengono il riconoscimento Amici dei Bambini quando garantiscono l'applicazione di norme specifiche e si impegnano a rispettare il "Codice internazionale per la commercializzazione dei sostituti del latte materno" e le successive risoluzioni dell'Assemblea Mondiale della Sanità.

Ad oggi, la Toscana è la regione che conta il maggior numero di ospedali riconosciuti. Sono Ospedali Amici dei Bambini: Val di Chiana Senese (Asl 7), Ospedale del Mugello (Asl 10), Pistoia (Asl 3), Alta Val d'Elsa (Asl 7), Piana di Lucca (Asl 2), Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri, Firenze (Asl 10), Ospedale delle Apuane (Asl 1); altri due, Nuovo San Giovanni di Dio a Torregalli, Firenze (Asl 10) e Ospedale del Casentino (Asl 8), e una comunità (Asl 1 di Massa) hanno iniziato il percorso. A queste strutture si aggiunge l'AOU di Careggi che, prima azienda ospedaliero-universitaria in Italia ad elevato numero di nati, ha già superato la fase 2 e ricevuto il certificato di impegno.
 

La Rete delle Banche del latte materno

Le Banche del latte materno offrono a tutte la mamme (anche a quelle che per motivi di salute non possono allattare) la possibilità di allattare con latte umano il proprio bambino e assicurano su tutto il territorio toscano la continua disponibilità di latte umano donato, di qualità controllata. La Rete toscana è costituita da 6 Banche del latte, con sede ad Arezzo, Firenze, Grosseto, Lido di Camaiore, Lucca, Siena. Queste strutture, collegate ai reparti di neonatologia, hanno il compito di controllare il latte donato, trattarlo per garantirne qualità e sicurezza, e distribuirlo gratuitamente ai bambini che ne hanno bisogno, su motivata indicazione medica.
 

La valigetta alle neomamme

Tra le iniziative messe in campo dalla Regione, la distribuzione alle neomamme in tutti i punti nascita di una valigetta che contiene un cd con ninnenanne e musica adatta ai piccolissimi, l'opuscolo "Naturalmente mamma", con tutti i consigli pratici su come avviare e proseguire l'allattamento al seno, un body di cotone con il disegno di come mettere a dormire il neonato per una "nanna sicura", dépliant informativi per il corretto utilizzo dei servizi. I testi sono tradotti nelle lingue più rappresentate in Toscana: cinese, albanese, inglese, francese, spagnolo, arabo e rumeno.

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