Prenderà il via a gennaio un progetto pilota che interesserà i quartieri di edilizia residenziale pubblica a Pontetetto, Sant’Anna e Saltocchio, con lo scopo di combattere ogni forma di marginalità dando luogo a occasioni interessanti di socializzazione rivolte a un vasto pubblico di cittadini, dai bambini, ai ragazzi e ragazze, alle donne.
La giunta a questo riguardo ha attribuito un contributo di 10.000 euro a 5 diverse associazioni di volontariato, come compartecipazione a parziale copertura del progetto: il Gruppo volontari accoglienza immigrati (GVAI), la Caritas, Itaca, Auser e Arci, con il coordinamento della Fondazione Casa Lucca, daranno vita a partire dall’inizio del prossimo anno a una serie di laboratori, corsi, attività ludiche che si andranno a sviluppare in corrispondenza dei quartieri popolari a Pontetetto, Sant’Anna (nella sede Arci di piazzale Sforza) e Saltocchio (nella sede ex Manichino), ma che vedranno la presenza di tutti i cittadini che vorranno partecipare, anche se provenienti da zone diverse della città e del territorio.
“Si tratta di un progetto pilota – spiega a questo riguardo l’assessore alle politiche abitative Antonio Sichi – su cui come amministrazione comunale stiamo investendo molto. Al di là del contributo che abbiamo destinato allo scopo come cofinanziamento alle attività gestite dalle stesse associazioni, riteniamo infatti queste attività una sorta di trampolino di lancio che dovrà portarci, se i risultati saranno quelli attesi, ad estendere forme simili di socializzazione e convivenza anche in altri quartieri della città, per esempio a San Vito. Lo scopo è quello di creare occasioni interessanti per trascorrere il tempo libero, imparando delle abilità, come nel caso dell’officina per aggiustare le biciclette o come nel caso del corso di capoeira e d’italiano, ovvero condividendo dei saperi e delle tradizioni che fanno parte di culture diverse, come nel caso del laboratorio di cucina”.
9 sono le attività che verranno svolte nei tre quartieri da gennaio, aperte come detto a tutti i cittadini che vi vorranno partecipare.
Nella sede ex Manichino a Saltocchio:
Corso di cucina in cui chi vorrà potrà proporre le prelibatezze e i piatti etnici della propria cultura, così da creare un momento di forte condivisione tra italiani e immigrati del quartiere, passando attraverso un veicolo di comunicazione universale rappresentato dal cibo.
Corso di capoeira dedicato a bambini e adolescenti. Si tratta di una disciplina a metà fra la danza, la musica e le arti marziali, utilizzata come materia curriculare in Brasile. Durante un gioco di capoeira si scambiano movimenti di attacco e difesa, utilizzando non la forza bruta ma l’agilità e la creatività (il corso si svolgerà anche a Pontetetto).
Bricolage dedicato ai più piccoli, che saranno invitati a realizzare la casa dei loro desideri. Le singole abitazioni create dai partecipanti verranno assemblate in modo da simulare un complesso abitativo da inserire in eventi pubblici, in modo da far conoscere la realtà dei luoghi dell’abitare precario sul territorio lucchese.
Scuola di italiano dedicata in particolare alle donne straniere che vivono nel quartiere di Ponte a Moriano per imparare la lingua nel loro tempo libero, al mattino, quando i bambini sono a scuola.
Laboratorio di giocoleria per i bambini da 6 a 14 anni. Servirà non solo a migliorare capacità di concentrazione e autostima nei partecipanti, ma anche a trascorrere insieme ore piacevoli all’insegna del gioco e della fantasia.
A Pontetetto:
Oltre a parte del corso di capoeira rivolto a ragazzi e ragazze in età adolescenziale, nel quartiere sarà attivato il laboratorio per imparare l’arte della manutenzione della bicicletta. I partecipanti, giovani e adulti, potranno non solo imparare ad aggiustare il proprio velocipede, ma anche a migliorarne le prestazioni e l’estetica.
A Sant’Anna alla sede dell’Arci:
Laboratorio di cartapesta per tutti i bambini del quartiere, che potranno inventarsi e poi creare con le proprie mani la maschera di Carnevale, anche attraverso l’uso e riciclo di materiali di scarto. Il tutto in vista della festa di quartiere che si svolgerà a febbraio in occasione appunto del carnevale.
Breakdance per gli adolescenti del quartiere: ragazzi e ragazze potranno cimentarsi in un ballo hip hop, imparandone i passi all’interno di una divertente dinamica di gruppo.
Tutti i corsi partiranno con l’anno nuovo e le singole associazioni provvederanno a pubblicizzarne le iscrizioni, in modo che tutti possano partecipare.
“Le varie attività – aggiunge l’assessore Sichi – non hanno un target stabilito, anzi. L’intento dell’amministrazione comunale è quello di creare momenti di aggregazione che siano anche occasione di incontro fra cittadini. L’invito, quindi, è a partecipare numerosi, perché in questo caso davvero più siamo e meglio è, dal momento che aumentiamo la possibilità di confronto che è alla base del vivere civile”.