Merce contraffatta, maxisequestro tra Viareggio e Napoli

Isabella Torre
19/03/2015
Cronaca
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Il fenomeno della contraffazione dei marchi è vastissimo. Dati alla mano – la fonte è il rapporto annuale 2014 del Censis – la merce contraffatta frutta alla criminalità ben 6 miliardi e mezzo di euro, con una perdita per lo Stato italiano di 5 miliardi e mezzo.

Nella giornata di martedì 17 marzo la Guardia di Finanza di Viareggio guidata dal tenente colonnello De Luca e dal comandante provinciale Filippi ha portato a termine una maxi operazione – l’ “Operazione Glamour” – condotta tra la Versilia e Napoli, che ha colpito al cuore la filiera del falso. Le indagini hanno preso avvio la scorsa estate in seguito ad alcuni sequestri di merce effettuati in Versilia nei confronti di un cittadino di origine napoletana intento a vendere sulle spiagge cravatte e foulard contraffatti della nota firma E. Marinella.

Ad essere colpiti il noto marchio italiano E. Marinella, tra le perle dell’artigianato made in Italy, abilmente contraffatto da una vastissima e ben ramificata organizzazione criminale, e griffe come Gucci, Versace, Corneliani, Rolex, Dondup ed Armani.

Cravatte prodotte ad 1 euro e vendute a 50 euro – contro i 119 delle originali – ma difficili da individuare come contraffatte ad un occhio non allenato. “Un vero e proprio salto di qualità nella contraffazione” – dice il comandante provinciale Filippi – “oltre ai grandi marchi, stanno attaccando anche le aziende artigianali, creando non solo un forte danno economico alle aziende ed al Paese ma portandosi dietro tutta una seria di fenomeni, criminalità e vendita dei prodotti affidata agli immigrati in primis”.

Un’operazione importante ed un risultato altrettanto importante: quello di aver colpito non solo la vendita di prodotti contraffatti diffusa da sempre in Versilia ma di aver raggiunto il cuore della problema, la filiera produttiva, grazie alla collaborazione indispensabile dei colleghi di Napoli e penetrando in un territorio, molto difficile, come quello napoletano, centro e provincia.

Appostamenti, intercettazioni e pedinamenti hanno portato a 3 decreti di perquisizioni negli opifici e nella abitazioni a Napoli, Portici, Casoria e Nola, in regime di totale mancanza di collaborazione da parte degli indagati con il risultato di 10 indagati, tutti deferiti alle Procure di Napoli e Lucca, per contraffazione e ricettazione.

Il valore della merce è ancora da quantificare ma sono state trovate solo 4000 etichette da destinare ad altrettante cravatte firmate E. Marinella.

Veri e propri artisti della contraffazione, attenti nel confezionare la merce come fosse vera – e come vera, del resto, gli acquirenti la compravano. Le cravatte venivano ripiegate nelle apposite scatole, accuratamente marchiate E. Marinella, al cui interno vi erano persino una brochure contenente la storia dell’azienda partenopea: insomma in tutto e per tutto fedeli agli originali.

La merce – oltre 150 mila pezzi rinvenuti – è stata sequestrata così come i macchinari all’interno degli stabili perquisiti, di cliché e dei programmi informatici per la riproduzione illegale dei marchi delle griffe oggetto di sequestro.



Un importante risultato nell’attività di prevenzione e contrasto alla contraffazione, quello conseguito  dalla Guardia di Finanza del Gruppo di Viareggio

Il Prefetto ha espresso vivo apprezzamento per tale ulteriore concreto  passo avanti nella lotta alla produzione illecita di prodotti con marchio contraffatto, congratulandosi con il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Gianluca Filippi per l’elevata professionalità dimostrata anche in questa occasione dirigendo e coordinando le Fiamme Gialle di Viareggio nel conseguimento di tale brillante risultato.

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