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Mensa Capannori, lettera di un papà: "Non si dicono bugie ai bimbi"

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Il tema del cibo servito nelle mense di Capannori è ormai argomento all'ordine del giorno sui quotidiani locali da alcuni mesi.
Comune e genitori (riuniti nel "Comitato Problema Mensa Capannori") a più riprese sono stati protagonisti di un botta e risposta talvolta molto acceso.

Ed è proprio di un genitore la lettera che ci è giunta in redazione: "Non si raccontano bugie ai bambini: ci scoprono subito!"
Un papà, Massimo, che chiede risposte all'amministrazione locale, perché il cibo servito ai bambini (e agli anziani) nelle mense deve poter essere sicuro ed affidabile.
È l'appello di un padre che si chiede perché un comune così virtuoso, che fa degli Orti in Condotta e della filiera corta un cavallo di battaglia, nutra i propri più piccoli cittadini con pesce vietnamita (QUI l'articolo).

Di seguito il testo integrale.

I Care, "mi importa" diceva un grande del nostro passato prossimo, contro tutti i me ne frego che stanno invadendo il mondo  inquinandolo e ammalandolo in ogni ambito.
Si parla di cibo, ora, è sulla bocca di tutti.
Hanno dedicato un'esposizione universale ad esso, nel 1851 era la macchina al centro e le scoperte meccaniche, oggi siamo alla ricerca e al valore del cibo sull'uomo.
Cibo, buono, sano, giusto.
Ma a me viene da pensare ad una grande fame, fame di conoscenza che porta tutti a confrontarci con un argomento che non conosciamo fino in fondo, che sottovalutiamo, che bistrattiamo per altri interessi. Allora ecco che anche una richiesta formulata da dei bambini di un comune come può essere quello di Capannori nella Provincia di Lucca diventa una goccia in un grande mare fatto di altre priorità. Allora quell' I Care, che a più voci questi bambini raccomandano, grazie ai loro genitori,  viene lasciato inosservato e inascoltato per dare spazio ad altri interessi, quelli dettati dal profitto, dalla razionalizzazione, dal "me ne frego".

Benvengano gli interventi, troppo sporadici, di cittadini o pescatori della domenica che a due passi dalle elezioni regionali del 31 maggio, danno una lettura un po' più attenta ai tanti comunicati pubblicati da un sedicente comitato di genitori che ha voluto darsi un nome anche scomodo (come sottolineato dal nostro primo cittadino a chi si è presentato al suo unico incontro concesso solo ad un mese dalla fine dell'anno scolsatico l' 8 maggio scorso) "Problema Mensa Capannori", ma che parla chiaro e si mette a nudo, senza nascondersi dietro a nessuna bandiera politica e che si ritroverà solo a fine elezioni come lo è stato in tutti questi mesi.

Perché quando si parla di bambini (ma anche di anziani, potremmo unire anche loro visto che le mense interessate a questo servizio sono anche quelle di alcune case di riposo presenti nel comune di Capannori), di scuola, di cibo, di educazione al cibo, pretenderemmo della coerenza e non dei cortocircuiti logici.

Cibo non gradito, cibo troppo elaborato, ma forse solo per nasconderne le fattezze poco appetibili, che viene abitualmente (ormai da mesi) butatto nei bidoni del biologico; cibo sprecato, inutilizzato, sottoutilizzato e di questi tempi sarebbe importante invece dargli maggior valore.
Vorremmo che i prodotti che i nostri  bambini ci faranno vedere sabato prossimo alla manifestazione degli Orti in Condotta fosse il solito prodotto agricolo che finisce nei loro piatti tutti i giorni, ma non sarà così. Come possiamo apprezzare fino in fondo gli orti scolastici dove si trasmette fin dai più piccoli i valori della terra  e della biodiversità e l'importanza di nustrirsi con prodotti buoni, puliti e giusti se poi tutte queste buone prassi non vengono osservate nelle cucine interne alle nostre scuole? 
Ai bambini le bugie non gli si possono raccontare, ci scoprono subito.

I bambini ogni giorno si nutrono con cibi processati, cioè surgelati o confezionati sottovuoto o in scatola, sia che siano verdure che prodotti animali.
Non possiamo parlare di un prodotto locale quando i nostri contadini non possono più fornire al Comune.
Un indotto che a dicembre si è fermato per lasciar spazio ad una multinazionale del cibo.

Da genitore attento, pretendo risposte, perché sono troppi mesi che i nostri bambini ce lo chiedono e non sappiamo più quale favola raccontare.

Coerenza e onestà sono argomenti che da padre mi stanno a cuore e dovrebbero essere alla base di una buona amministrazione.

Massimo.

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