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Capannori, lettera di un papà: "Rette dell'asilo più care del 64%"

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera del papà di una bambina di 2 anni residente a Capannori.
Lo stesso ci scrive dopo aver scritto sulla bacheca dello stesso sindaco Luca Menesini una richiesta di spiegazioni circa l'aumento del 64% della retta dell'asilo.
Al momento il primo cittadino non ha ancora risposto, ma il post ha acceso una accesa discussione ricca di commenti di altri genitori e nonni.



“Signor Sindaco, questo'anno pago 184 euro al mese per il nido della mia bimba. Stamani all'asilo mi danno un foglio dicendomi che da settembre pagherò 300 euro con un aumento del 64 % (SESSANTAQUATTO PERCENTO), sono queste le politiche a supporto delle famiglie che vi piace fare?
E non sono certo milionario, per pagare la retta massima (300) basta avere entrambi i genitori impiegati e la SVENTURA di essersi comprato casa accendendo un mutuo.


Premetto che già lo scorso anno rientravamo già nella fascia di reddito più alta dell’ISEE (non occorre essere milionari, basta essere sposati, avere due stipendi, una casa di proprietà e qualche soldo da parte per superare un ISEE di 27.000 euro) e quindi già pagavamo lo scaglione più alto del nido.

Premetto che non ho niente in contrario, anzi, al maggior frazionamento che è stato fatto delle fasce ISEE per un miglior supporto alle fasce della società meno agiate nel pagamento della retta dell’asilo.

Premetto che non ho niente in contrario ad un incremento della fascia massima della retta del nido.

Ma trovo inaccettabile che tale fascia aumenti da un anno scolastico all’altro del 64%.

Abbiamo letto articoli nei quali il Comune si vantava della bontà di questa operazione per dare alle famiglie importanti sconti, o creare più omogeneità nella determinazione delle tariffe e non determinare troppa differenza di retta tra i pochi scaglioni che esistevano (e che va benissimo!). Ma in nessuno di questi articoli abbiamo letto che questa operazione va a scapito delle famiglie medie (perché di questo si sta parlando, non di famiglie ricche) a carico delle quali, non del Comune, va a gravare tutta questa operazione, pagando ogni mese il 64% in più rispetto all’anno precedente".

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